Un ponte fra Europa e Cina per la ricerca nella Medicina Personalizzata: è questo “IC2PerMed - Integrating China in the International Consortium for Personalised Medicine” il progetto finanziato dal Programma Europeo Horizon2020 nella call “Actions in support of the International Consortium for Personalised Medicine” (SC1-HCO-01-2018-2019-2020), che ha preso il via il 17 febbraio nel kick-off meeting presso il Centro Congressi Europa del campus di Roma dell’Università Cattolica.
Questa collaborazione di ricerca si inserisce a pieno titolo nel quadro del rapporto di amicizia tra l’Università Cattolica e la Cina di cui sono espressione anzitutto le attività dell’Istituto Confucio (giunto al decennale) e lo scambio di docenti e studenti tra l’Ateneo del Sacro cuore e università cinesi. A testimonianza di questi legami, in occasione della Festa delle Lanterne l’Università Cattolica ha nei giorni scorsi espresso solidarietà alla comunità cinese con messaggio in cui “l’Ateneo deplora le forme di sinofobia e intolleranza che si sono manifestate a seguito delle notizie sull’epidemia di Coronavirus”.
Il progetto “IC2PerMed” realizza un’Azione di Coordinamento e Supporto mediante un budget di 1.7 milioni di euro ed è realizzato da Università Cattolica e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS con l’obiettivo di fornire soluzioni comuni, efficaci ed efficienti che permettano a cittadini europei e cinesi di accedere, nel prossimo futuro, a soluzioni sanitarie personalizzate, intelligenti ed inclusive, e che contribuiscano ad una maggiore sostenibilità dei sistemi sanitari.
Il coordinatore scientifico del progetto è il Professor Walter Ricciardi, Ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica, con la partecipazione della Professoressa Stefania Boccia e del Professor Giulio De Belvis, docenti di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica.
“E’ motivo di grande soddisfazione coordinare questo importante progetto europeo che rappresenta una prima e concreta risposta alle esigenze assistenziali della Cina in un momento in cui questo paese è sottoposto ad una pressione fortissima dall’epidemia di Coronavirus – afferma il professor Ricciardi, rappresentante dell'Italia nell'Executive Board dell'Organizzazione Mondiale della Sanità - Soltanto insieme è possibile vincere le importanti sfide sanitarie in un pianeta sempre più interconnesso”.