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Un lockdown contro l'algoritmo
GIORNALISMO Un lockdown contro l'algoritmo La decisione del Giornale di Brescia di non aggiornare più la propria pagina Facebook ha innescato un vivace dibattito sul rapporto tra social e giornalismo. Il nostro “ lockdown” è una risposta a un algoritmo che premia gli odiatori seriali e che dovrebbe cambiare». All’annuncio dello scorso 17 novembre è seguito sin da subito un acceso dibattito, che ha fatto così rumore da richiamare l’attenzione anche del colosso di Mark Zuckerberg: « Una rappresentante di Facebook ci ha contattato per capire le nostre ragioni e magari trovare una soluzione. Ora la sfida è recuperare il traffico – afferma Vallini – e intendiamo farlo essendo ancora più puntuali nelle informazioni di servizio, facendo più approfondimento, riutilizzando le risorse giornalistiche che prima moderavano i commenti su F acebook e che ora sono galvanizzate da questa decisione». Per Ruben Razzante , docente di Diritto dell’informazione, si tratta di « un gesto dimostrativo che può avere la sua utilità se aiuta a comprendere che la Rete non può e non deve essere una giungla. Poi prosegue: « Quella del Giornale di Brescia è una provocazione forte che ha evidenziato il problema degli insulti online. Di questo avviso è anche Valerio Bassan , digital strategist esperto di editoria e autore della newsletter Ellissi : « La cosa peggiore che un giornale può fare è rispondere in modo piccato, ma ancora peggio è non rispondere affatto.
Come il Covid cambia le migrazioni
Un lavoro di ricerca, rilevazione ed elaborazione di dati che, come ha fatto notare Direttore della sede bresciana Giovanni Panzeri, « non si è fermato nemmeno di fronte alle oggettive difficoltà generate dalla pandemia e dal lockdown, di fronte ai quali il CIRMiB non ha tirato i remi in barca. Nell’anno scolastico 2018/19 gli studenti stranieri nel complesso di tutte le scuole statali e non statali della provincia di Brescia sono stati a 33.053, pari al 18% degli studenti (con un incremento dello 0,2% sull’a.s. precedente). Brescia è la quarta provincia in Italia per numero di studenti immigrati - ha infatti evidenziato Paolo Barabanti , docente di sociologia dell’educazione - Un dato che acquista ancor più rilievo se si pensiamo che alle prime tre posizioni ci sono capoluoghi di regione come Milano, Roma e Torino. L’anno solare 2019 presenta una tenuta dei tassi di occupazione per la componente maschile, superiore tra gli stranieri (78,3%) rispetto agli italiani (74,3%) e tenuta anche dell’occupazione femminile (sebbene le donne straniere nella macro regione Nord-Ovest sono risultate meno occupate delle italiane - 61,5% per le donne italiane contro il 48,8% per le straniere). Nel 2019 La dinamicità delle imprese permaneva elevata: a Brescia il 17% dei titolari di imprese sono stranieri e di questi l’84% sono di origine extra-comunitaria. Inoltre, il mercato del lavoro nel 2019 ha fatto registrare in provincia di Brescia un totale di 194.119 attivazioni di rapporti di lavoro (di cui 31,3% a stranieri), a fronte di un numero simile di cessazioni: 190.775, di cui il 31.3% relative a stranieri. In totale, rispetto al 2018, vi è stato un calo del 4,5% di contratti avviati; ma, tra questi, i contratti avviati a stranieri sono calati solo dello 0,5% mentre sono aumentate del 2% le cessazioni dei rapporti di lavoro con stranieri.
Uno sguardo sul futuro con Meetmetonight
NOTTE DELLA RICERCA Uno sguardo sul futuro con Meetmetonight Psicologia e musica, matematica e fisica, ambiente e sostenibilità, giovani e covid, scuola e dad, sono le tematiche che hanno animato il faccia a faccia con la ricerca di venerdì 27 novembre. Future be the change - Volgere lo sguardo verso il futuro è stata la prospettiva che ha unito i diversi contributi proposti, a partire da coloro che più di altri rappresentano il futuro: i giovani. Gli studenti ci hanno raccontato le loro preoccupazioni, le nuove sfide e il loro entusiasmo nei 15 video che hanno riassunto i Future Lab realizzati con quattro scuole bresciane: l’Istituto Abba Ballini e l’Einaudi di Chiari, i licei Carli e Luzzago. Il progetto è stato presentato da Barbara Boschetti , docente di diritto amministrativo e da Ivana Pais , docente di Sociologia economica, in dialogo con i presidi delle rispettive scuole che subito hanno accolto la sfida dell’Università Cattolica. Un grido forte e preoccupato è stato lanciato anche da Giacomo Gerosa , docente di fisica dell’ambiente, che ha invitato tutti a ridurre il consumo di carne per diminuire la distruzione del suolo perché “stiamo consumando molto di più di quello che il pianeta ci può dare”. Ha chiuso la partecipazione della Cattolica a Meetmetonight la psicologa Semira Tagliabue che ha presentato la ricerca Giovani&;Covid, uno studio condotto sui giovani per capire che impatto ha avuto su di loro il periodo di lockdown. La pandemia ha aggiunto una crisi alla crisi che solitamente attraversano e ci ha posti di fronte a un evento che ha mandato in crisi sia giovani che adulti.
La Cattolica dice addio a Giorgio Arici
Brescia La Cattolica dice addio a Giorgio Arici Era caposervizio da quasi 40 anni nella sede di Brescia dell’Università Cattolica. Lui così combattivo ed energico non è riuscito a sopravvivere a questo virus sconosciuto che sta sconvolgendo gli equilibri di tutto il mondo. L’improvvisa e drammatica notizia è arrivata nel pomeriggio di ieri suscitando dolore a e commozione anche ai vertici dell’Ateneo, a partire dal rettore Franco Anelli e dal prorettore Mario Taccolini , così come ai presidi e ai docenti delle facoltà, e a tutto il personale amministrativo. È stato per lunghi anni prezioso e appassionato dirigente della sede bresciana dell’Università, che ha servito con generosa dedizione, solida competenza, continua disponibilità e spirito di sacrificio, straordinario e ineguagliabile senso di appartenenza». Era una colonna portante per la sede, che ha visto crescere e potenziarsi in questi ultimi anni; con grande impegno e determinazione stava seguendo i lavori del cantiere del nuovo campus a Mompiano. Al suo amato paese di Rezzato aveva dedicato molto energie e grande dedizione nell’impegno politico e amministrativo, sociale e sportivo, sempre con parole misurate ma con grande spirito di servizio. Ligure, genovese, che a Brescia ha messo radici, ho scoperto il legame profondo tra due tradizioni apparentemente lontane: l’amicizia lenta ma rocciosamente solida, il dire poco ma lasciar trasparire tutto l’essenziale, il senso del dovere non squadernato ma ritenuto in se stessi.
La lotta di Severino contro il nichilismo della tecnica
Partecipano: Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, che testimonierà la vicinanza della città alla famiglia del pensatore; Ines Testoni e e Anna Severino, nell’ordine presidente e vicepresidente di Ases (Associazione di Studi Emanuele Severino). Dal 1956 insegna come incaricato di Storia della filosofia contemporanea e di Storia della filosofia antica nelle Facoltà di Magistero e di Lettere e filosofia. In seguito alla incompatibilità tra alcune tesi del suo pensiero e la dottrina cattolica, ravvisata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, incompatibilità che egli stesso pienamente condivide, nel 1970 si trasferisce presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove inaugura il corso di laurea in Filosofia. Il rispetto del principio di non contraddizione (nella versione parmenidea) è il punto di forza su cui poggia e intorno a cui ruota tutta la sua filosofia, sia pure nei molteplici e complessi sviluppi, che nel corso degli anni sono stati elaborati con grande precisione. Il principio di non contraddizione è la legge suprema che regge pensiero e realtà, giacché ogni ente, esistente, passato o futuro, fittizio o possibile sottostà a tale principio che dice: l’essere è e non può non essere; il nulla non è. Pertanto l’essere – ogni ente o sfumatura di ente, che tale è in quanto è un positivo, cioè essere, e, come tale si oppone al nulla – è immobile ed eterno e sarebbe contraddittorio che andasse nel nulla o da esso provenisse. Da un lato, Severino ha inteso smascherare tutti i presunti nobili ideali, destinati a cedere di fronte alla cruda brutalità del produrre tecnico (ecco perché egli poteva apparire nichilista, mentre intendeva collocarsi all’opposto del nichilismo, come fede nel divenire), giacché di quel produrre condividono la convinzione di fondo.
Brescia riparte dall’alleanza per la cultura
Già ben trenta soggetti, tra aziende ed enti bresciani, hanno raccolto la sfida di Brescia Musei al fine di coltivare e accrescere la conoscenza del patrimonio culturale e storico artistico mediante un nuovo progetto di fund-raising a base culturale, di circa 3.5 milioni, per promuovere la rinascita culturale della città. Peraltro, non solo gli studiosi, i ricercatori e i docenti potranno svolgere un ruolo attivo nella promozione del patrimonio culturale cittadino, ma anche i nostri studenti con particolare riferimento agli studenti delle facoltà umanistiche». brescia #cultura #alleanza #promozione Facebook Twitter Send by mail Print.
L’Angelo di Renga vola grazie al Dams Unicatt
La Buona Notizia - Presenza L’Angelo di Renga vola grazie al Dams Unicatt La canzone accompagna il video, che riprende dall’alto una città deserta, per la campagna di raccolta fondi “SOStieni Brescia”. Il risultato è il video che tutti conoscete, declinato in 6 finali diversi, ognuno col volto di uno dei testimonial della campagna che invita i propri fan e followers a donare». Solitamente, per questioni di luce, si tende girare all’alba o al tramonto, ma in questo caso la scelta precisa di effettuare le riprese nel mezzo della giornata con una luce diurna piena era funzionale ad evidenziare l’eccezionalità straniante di una città vuota. In archivio avevamo già diversi filmati che ritraggono Brescia da molti punti di vista e in varie occasioni: sarebbe stato più facile usare il materiale di repertorio, ma quello che stiamo vivendo è un momento epocale, meritava un lavoro ad hoc, o l’effetto finale non sarebbe stato lo stesso». Lo confermano le immagini suggestive che sui social hanno riscosso grande eco mediatica nell’arco di pochissimo tempo… «Un così alto coinvolgimento, se vuoi anche emotivo, è frutto del mix tra immagini mai viste, shoccanti, e una canzone bellissima con un testo toccante che sembra scritto apposta. Occorre contribuire a quella che sarà la costruzione di una memoria storica della vicenda, tant’è che il documentario a cui stiamo lavorando in collaborazione col regista bresciano Nicola Lucini è un prodotto autofinanziato e non commissionato. Che consiglio dà agli studenti del Dams, aspiranti professionisti del settore, che attualmente si trovano chiusi nelle loro case? «Vorrei dire loro che le buone idee vincono su tutto, e l’attuale situazione me lo ha nuovamente confermato.
Ambiente e tecnologia, le sfide del business dopo Covid-19
Fondamentali competenze culturali e linguistiche di alto livello, ma anche digitale, innovazione, sostenibilità by Bianca Martinelli | 26 maggio 2020 Fare business nel mondo di oggi esige un approccio cross-culturale e competenze linguistiche di altissimo livello, oltre che tecnologiche e legate alla conoscenza dei mercati. Nuove sfide, nuove competenze” promosso dalla facoltà di Scienze Linguistiche e letterature straniere , campus di Brescia, e moderato da Marco Grumo , docente di Economia Aziendale e co-coordinatore del Curriculum magistrale in Management e relazioni economiche internazionali, e Alessandro Ceriani , docente di Organizzazione e management delle imprese turistiche. Ne è convinto Claudio Tapparo , imprenditore, vce presidente di Unionmeccanica Brescia e membro del direttivo nazionale di Unionmeccanica Confapi, che nel suo intervento ha affrontato il tema delle trasformazioni e delle sfide che si prospettano per un nuovo slancio delle imprese metalmeccaniche. Ambientale, sociale ed economico dovranno diventare i tre pilastri del processo produttivo di ogni impresa del settore», ha precisato Tapparo, la cui azienda opera nell’ambito della fusione di alluminio secondario, ovvero derivato non dalle miniere bensì da oggetti di scarto e riciclo, secondo un processo ad alta compatibilità ambientale. Sul tema della logistica e del trasporto merci per via marittima nell’international business, si è infine soffermato Renato Causa , esperto del settore marittimo dell’Accademia Marina Mercantile di Genova con alle spalle 42 anni di esperienza all’interno delle compagnie di navigazione. Con l’avvento del Covid il rischio era quello di un’interruzione della catena della logistica, che tuttavia ha retto seppur con un movimento merci limitato ad una percentuale tra il 13% - nel peggiore dei casi - e il 32% - nel migliore - rispetto all’era pre-Covid. Per Paolo Lupoli «empatia, capacità di relazione, conoscenze cross-disciplinari e capacità di mettersi nei panni di chi ci sta di fronte grazie alla profonda conoscenza di una cultura, sono le skills che oggi fanno la differenza nel mondo del lavoro».
Covid, in preghiera col vescovo di Brescia
Campus Covid, in preghiera col vescovo di Brescia La sede ha ospitato il rosario itinerante presieduto da monsignor Pierantonio Tremolada, in cui sono stati ricordati anche i colleghi scomparsi per Coronavirus. Il presule accolto dal prorettore Mario Taccolini e dal direttore amministrativo Paolo Nusiner by Antonella Olivari | 29 maggio 2020 Ha fatto tappa in Università Cattolica il rosario itinerante del vescovo di Brescia monsignor Pierantonio Tremolada . Nel cortile d’onore dell’Università Cattolica e dell’Istituto Cesare Arici dove studiò anche Papa Paolo VI, il vescovo è stato accolto dal prorettore Mario Taccolini , dal direttore di sede Giovanni Panzeri e dal direttore amministrativo dell’ateneo Paolo Nusiner , dal presidente Ebis Alessandro Azzi e dall’assistente spirituale don Mauro Cinquetti . Prima di procedere con la recita del rosario, il professor Taccolini ha ringraziato il vescovo per l’attenzione premurosa che da sempre dimostra nei confronti dell’Università Cattolica e, in generale delle realtà formative presenti sul territorio. Sappiamo quanto l’emergenza educativa sia sempre più ineludibile e sia una sfida incalzante; ora proprio dinnanzi a questa sfida, serve una riflessione in termini di aggiornamento e di rinnovamento sia per la scuola cattolica che l’università. Vogliamo fare memoria e ricordare la sua generosa dedizione e la sua grande passione verso la nostra università e con lui molte altre persone che hanno servito il nostro ateneo nella sede di Brescia. Questa preghiera del rosario vuole aprirsi a questo orizzonte retrospettivo del passato perché si possa guardare con fiducia e speranza al futuro».
Emanuele Severino, l'allievo di Bontadini
FILOSOFIA Emanuele Severino, l'allievo di Bontadini Il filosofo bresciano si è spento nella sua città di origine lo scorso 17 gennaio. Laureatosi giovanissimo all’Università di Pavia, è stato docente all’Università Cattolica dove ha ricoperto il ruolo di professore ordinario di Filosofia teoretica 21 gennaio 2020 È morto nella sua Brescia il filosofo Emanuele Severino . La notizia della sua scomparsa, avvenuta lo scorso 17 gennaio, è stata resa pubblica solo oggi, come da sua volontà. Severino, considerato uno dei maggiori filosofi italiani, fu uno degli allievi più brillanti di Gustavo Bontadini , esponente di spicco del movimento neotomista in Italia. Laureatosi giovanissimo all’Università di Pavia, è stato docente all’Università Cattolica dove ha insegnato dal 1954 al 1969. Per il novantesimo compleanno di Severino, la sua città, Brescia, dove era nato il 26 febbraio del 1929, lo aveva festeggiato con una giornata dedicata al suo pensiero filosofico, ospitata nel campus bresciano dell’Università Cattolica. Il destino non è Dio, potrei dire riassumendo e banalizzando il percorso che l’ha portata da giovane dalla fede cattolica a tutta un’altra struttura del pensiero.
Il Rettore ai neoinfermieri: siete decisivi contro il virus, siamo orgogliosi di voi
LAUREE Il Rettore ai neoinfermieri: siete decisivi contro il virus, siamo orgogliosi di voi Sono i primi 13 laureati a distanza da Università Cattolica e Fondazione Poliambulanza. Sono stati convocati un mese prima della data fissata per mettere a disposizione nuove risorse a fronte dell’emergenza by Antonella Olivari | 12 marzo 2020 “Vi abbiamo fatto laureare accelerando i tempi, per potervi schierare rapidamente contro il virus che dilaga nelle nostre città. Sono le parole del rettore Franco Anelli ai neolaureati infermieri dell’Università Cattolica ai quali ha anche ricordato “che ci sono dei momenti nei quali una comunità, o un’intera nazione, hanno bisogno di qualcuno. Adesso abbiamo bisogno di Voi, della generosità, dedizione, compassione e spirito di servizio che Vi hanno indotto a scegliere il percorso di studi e professionale che avete intrapreso, insieme alle preziose competenze che avete acquisito”. Tredici nuove risorse ora sono pronte a entrare in corsia per fronteggiare l’emergenza del coronavirus; per loro è stata riservata un’iscrizione rapida all’ordine professionale dopo la laurea anticipata avvenuta nella sala convegni della Poliambulanza di Brescia. Anticipare di alcune settimane la laurea in Infermieristica dei nostri studenti significa mettere a disposizione, meglio, a servizio della comunità bresciana le necessarie e aggiornate professionalità in un momento cruciale e di vera e propria emergenza quale quello che il nostro Paese sta vivendo». Valentina , di Schiavi di Abruzzo, e Rebecca , di Paullo, raccontano le loro giornate da studenti digitali della Cattolica [VAI ALLA NEWS] CARE MARIANNE, CARI AGOSTINI I direttori dei collegii Marianum e Augustinianum del campus di Milano invitano i loro collegiali a mantenere la dimensione comunitaria anche a distanza.
Matematica, una gara al femminile
BRESCIA Matematica, una gara al femminile Quindici squadre si sfideranno venerdì 20 gennaio a Brescia per la prima competizione in rosa a livello nazionale. Ben 15 squadre, composte da 7 studentesse delle scuole superiori ciascuna dovranno rispondere in due ore a una ventina di quesiti con punteggi che si aggiornano dinamicamente durante la gara. È dunque solo una questione di metodo di studio o di attitudini di genitori e di docenti? «È un problema complesso da non affrontare con stereotipi o semplificazioni» afferma il preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali Alfredo Marzocchi . Cosa succede, di conseguenza, in ambito lavorativo? A livello nazionale e nella maggior parte dei paesi del mondo, le differenze di genere nelle materie Stem (Science, Technology, Engineering, and Mathematics) sono molto elevate, e in Italia il gap è sembra più marcato. brescia #matematica #competizione Facebook Twitter Send by mail Print E A MILANO C’È IL “GRAN PREMIO” Torna il Gran Premio di Matematica Applicata. Anche quest’anno la facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica in collaborazione con Forum Ania - Consumatori organizza la competizione che mette alla prova le competenze matematiche degli studenti delle scuole medie superiori. Mercoledì 22 febbraio l’Ateneo di largo Gemelli ospiterà la finale della gara a cui prenderanno parte gli studenti che hanno raggiunto il punteggio migliore nel corso della prima manche, che si è disputata martedì 17 gennaio nelle sedi dei singoli istituti partecipanti.
Arnaldo e i suoi scatti di fotografo in quarantena
Employability Arnaldo e i suoi scatti di fotografo in quarantena Laureato al Dams del campus di Brescia è l’autore della serie “200 metri da casa” che trae il nome dall’ordinanza emanata dal governo durante la Fase 1. metri da casa, dal nome dell’ordinanza del governo per l’emergenza Covid-19, è la rappresentazione di luoghi ordinari attraverso la visione confinata dalla quarantena – racconta Arnaldo –. Esattamente come la casa, anche per le strade sono pervase da una sensazione d’immobilità: l’atmosfera è statica e silente come in sogno, un mondo metafisico di luce dura e ombre scolpite, nella quasi totale assenza di persone. In attesa di sapere quel che accadrà nei prossimi mesi, ora in questi 200 metri fatti di luoghi ordinari e familiari che in tempi di normalità abbiamo solcato centinaia di volte senza prestarvi molta attenzione, stiamo riscoprendo dimensioni nuove, senza bisogno di andare lontano». Il mio approccio al mezzo e all’estetica fotografica, tuttavia, è rimasto lo stesso di prima: ho l’ossessione per la luce, lavoro molto sul concetto di serialità, mi focalizzo su forme, colori e volumi con inquadrature molto strette che mi permettono di astrarre i soggetti. Al di là del valore documentario che innegabilmente il mio lavoro - così come quelli di altri fotografi in Italia e nel mondo - va assumendo in relazione a questo momento storico, trovo positivo l’esserci liberati dal fatto di dover vendere il nostro lavoro a tutti i costi. Stando nelle nostre case siamo tutti maggiormente proiettati sull’assorbimento di contenuti piuttosto che sulla normale produzione e questo, in qualche modo, ci ha messo nelle condizioni ideali per, da un lato, operare riflessioni generali, dall’altro focalizzarci sui soli soggetti che avevamo a disposizione».
I giovani bresciani nel ventennio fascista
BRESCIA I giovani bresciani nel ventennio fascista I ricercatori dell’Archivio storico della resistenza hanno concluso l’attività di formazione al liceo delle Scienze umane De Andrè. giugno 2017 Non è vero che i giovani non amano la storia. Rolando Anni e Maria Paola Pasini, ricercatori dell’Archivio storico della Resistenza e dell’Età contemporanea dell’Università Cattolica sono intervenuti al liceo delle Scienze umane De Andrè, e hanno guidato la conclusione dei lavori del progetto “Archivio Storico” dell’Istituto. Quest’anno l’argomento di ricerca e approfondimento è stato: “I giovani bresciani del ventennio fascista”, nel quale gli studenti-ricercatori hanno dato corpo alla ricostruzione delle ideologie di formazione dei giovani sia nell’ambito scolastico che in quello pomeridiano di ritrovo e disimpegno degli anni ‘20 e ‘30. I ricercatori dell’Archivio partecipano regolarmente, su invito, a manifestazioni e iniziative promosse dalla società civile. Va sottolineato che i documenti conservati all’interno sono messi a disposizione di vari ricercatori italiani e stranieri. L’attività di informazione e divulgazione nelle scuole mirano a far conoscere e ad approfondire i temi legati alla resistenza, al fascismo e all’antifascismo con particolare riferimento alla storia bresciana.
Le sfide per il Family business
Solo il 20% delle imprese arriva alla terza generazione, la parte restante è capace solo di passare il testimone, in qualche modo, da padre a figlio, ma non da nonno a nipote. A questo tipo di impese è dedicato il seminario dal titolo “I l Family Business: le caratteristiche della convivenza generazionale di impresa” , in programma nella sala della Gloria dell’Università Cattolica a Brescia lunedì 29 gennaio alle 17.30. Coordinati da Alberto Albertini , giornalista e docente presso la facoltà di Scienze linguistiche dell’Università Cattolica di Brescia, gli imprenditori porteranno esempi virtuosi di convivenza e passaggio generazionale, anche in una prospettiva di diversificazione, di sviluppo e di rinnovamento, fattori chiave per la sopravvivenza di qualsiasi azienda. La ricerca di Maura Pozzi e Silvio Carlo Ripamonti è partita dalla verifica che le imprese di famiglia sono un soggetto sociale speciale e particolare dal punto di vista relazionale. Perché le imprese di famiglia sono predominanti nel tessuto industriale italiano, con percentuali che si attestano intorno al 85% sul totale di imprese e dipendenti. Il passaggio (e la convivenza) generazionale sono quindi gli snodi fondamentali per la crescita e il mantenimento del sistema economico italiano, sebbene solo il 7% delle aziende familiari italiane pianifichi le modalità di passaggio o di coinvolgimento della generazione successiva nell’azienda.
L'augurio al nuovo vescovo di Brescia
NOMINA L'augurio al nuovo vescovo di Brescia Il rettore Franco Anelli esprime la gioia dell’intera famiglia dell’Università Cattolica per la nomina di monsignor Pierantonio Tremolada alla guida della diocesi bresciana, alla quale l’Ateneo è profondamente legato. Il grazie a monsignor Luciano Monari 12 luglio 2017 «L’intera famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e in particolare la nostra sede bresciana si rallegra per la nomina di S.E. monsignor Pierantonio Tremolada alla guida della Diocesi di Brescia, alla quale l’Ateneo è profondamente legato». Lo ha dichiarato il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Franco Anell i dopo l’annuncio avvenuto in contemporanea a Milano e Brescia. vescovo #tremolada #diocesi #brescia Facebook Twitter Send by mail Print.
Dopo scuola digitale per aiutare le famiglie
Da qui l’idea di Antonio Molinari , dottorando in Cattolica e collaboratore Asa , in qualità di coordinatore delle Acli della Vallecamonica, di attivare un “ Dopo scuola digital ”, coinvolgendo giovani studenti universitari dell’Ateneo, ma non solo. Il progetto “Dopo scuola digital”- ci spiega Antonio - mette in contatto le famiglie che necessitano di un servizio dopo scuola con giovani e studenti universitari disponibili a svolgere gratuitamente il servizio attraverso una piattaforma digitale propria o messa a disposizione dalle Acli Valle Camonica. Ho pensato che per gli studenti poteva essere questo un modo per condividere le conoscenze, una prova per sperimentare l’insegnamento, nonché per sensibilizzare giovani e universitari a donare parte del loro tempo libero alla comunità in questo periodo difficile per tutti. Il dopo scuola digital è stato subito apprezzato dalle famiglie, già duramente provate tra smart working dei genitori e difficoltà della didattica online, e oggi 18 tra bambini e ragazzi con età fra i 6 e 16 anni sono seguiti a distanza. Paolo Valzelli , secondo anno della magistrale in Scienze e tecniche psicologiche, con altri quattro volontari ha attivato il progetto “ludoteca“ per intrattenere un gruppo di bambine di 6 anni e per farle incontrare virtualmente attraverso giochi, disegni e canti. Da questi primi contatti emerge un forte bisogno di socializzazione, di avere contatti che vadano oltre la cerchia familiare, come testimonia anche Katia Pedrazzi , laureata in Scienze linguistiche, che si è messa a disposizione per insegnare inglese e tedesco. L’esperienza di giovani e studenti universitari che in maniera libera e volontaria mettono a disposizione le loro competenze e i loro interessi si inserisce nei valori di partecipazione attiva alla vita della società e di restituzione di quanto appreso che può essere ricondotto a esperienze di “peer education”.
Don Cinquetti, nuovo assistente pastorale
Brescia Don Cinquetti, nuovo assistente pastorale Nominato dalla Presidenza della CEI giovedì 30 ottobre, Don Mauro Cinquetti è il nuovo assistente pastorale della sede bresciana dell'Ateneo by Antonella Olivari | 19 novembre 2019 Don Mauro Cinquetti è il nuovo assistente pastorale della sede bresciana dell'Università Cattolica, nominato dalla Presidenza della CEI giovedì 30 ottobre. Don Mauro subentra a don Roberto Lombardi, che ha ricoperto quest’incarico dal 2011. Don Cinquetti è nato a Orzinuovi nel 1978, ha ottenuto la licenza ecclesiastica in filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma, una laurea magistrale e dottorato in Filosofia e antropologia presso l’Università degli Studi di Parma. Dal settembre 2013 è docente del corso di Storia della filosofia al Seminario di Brescia. Ha prestato servizio pastorale come collaboratore nella parrocchia di Roncadelle dal 2013; è stato assistente ecclesiastico gruppo FUCI Brescia e Direttore della Scuola di Teologia per Laici del Seminario diocesano di Brescia. Dal 2017 è Direttore della Biblioteca Diocesana “Luciano Monari” di Brescia. brescia #nomina # Facebook Twitter Send by mail Print.
Data scientist, una professione che non annoia mai
ecatt Data scientist, una professione che non annoia mai A formare professionisti del settore è il nuovo corso magistrale in Applied Data Science for Banking and Financ e attivato da Scienze matematiche in collaborazione con Scienze bancarie. La testimonianza di Najla Said , IBM Cloud Data Science Squad Manager by Antonella Olivari | 22 luglio 2020 Siamo sommersi dai dati e abbiamo sempre più bisogno di qualcuno che ci aiuti a estrapolarli, leggerli e interpretarli per fare previsioni su cosa succederà in futuro. Per questo le aziende sono alla ricerca di figure professionali che sappiano fare questo lavoro, che sappiano applicare metodi scientifici, processi innovativi e strumenti IT per l’analisi dei dati. La conoscenza statistica ci aiuta a capire se le risposte che stiamo avendo sono significative così come la capacità di programmazione è molto importante per i nostri clienti». In particolare, il nuovo corso di laurea in Applied Applied Data Science for Banking and Finance formerà dei data scientist per il settore dei mercati bancari, finanziari ed assicurativi, dove, tutti gli studi indicano enormi spazi di crescita. La figura professionale attesa è quella dell’analista, che si occupa della raccolta, elaborazione e presentazione in maniera sintetica dei dati e dei principali risultati e che sia in grado di proporre soluzioni innovative a supporto delle decisioni strategiche dell’impresa. L’obiettivo di questo corso di laurea e quello di formare non dei semplici analisti ma dei promotori di innovazione che sappiano interagire in modo proficuo con le altre figure aziendali.
Stragi Brescia Milano, per non dimenticare
L'anniversario Stragi Brescia Milano, per non dimenticare In Cattolica la parola a Manlio Milani e Carlo Arnoldi, testimoni d’eccezione degli attentati terroristici. Esperienze che, oggi, dopo un percorso lungo mezzo secolo, i testimoni di quei fatti sono stati capaci di rendere generative, per ribadire con fermezza la necessità di una convivenza sociale e democratica che sia da monito per le generazioni di giovani attuali e future. Già, ma come si fa a fare in modo che la rabbia non prevalga, reagendo agli atti terroristici con una risposta che sia democratica? Introdotti dalle docenti Livia Cadei e Caterina Gozzoli , lo hanno spiegato Arnoldi e Milani. “Fare memoria, portare avanti e tramandare la verità storica delle stragi (in attesa dell’avvento di quella giudiziaria) è indiscutibilmente un peso. Spesso ragazzi e studenti ci hanno chiesto se avessimo ancora fiducia nella giustizia, ammetto che all’inizio non è stato semplice. La risposta è nel fatto che noi non vogliamo vendetta, noi pretendiamo la verità” confessa Arnoldi. Ma la memoria di un fatto pubblico deve andare oltre il mero e semplice ricordo personale, ed essere perpetuata pubblicamente e nel tempo, proprio “perché questa coinvolge l’insieme della società e il nostro modo di stare insieme.
Geor, primi laureati e il lavoro bussa
Didattica Geor, primi laureati e il lavoro bussa Nel campus di Brescia quattro studenti hanno tagliato il traguardo del nuovo corso di laurea magistrale in Gestione del lavoro e comunicazione per le organizzazioni. Lo sviluppo e la valorizzazione del capitale umano hanno una rilevanza strategica all’interno delle organizzazioni e la comunicazione svolge un ruolo essenziale sia in tale ambito sia in quello delle relazioni tra le organizzazioni e la società nel suo complesso» sottolinea il preside Guido Merzoni . Attraverso un approccio fortemente interdisciplinare, la laurea magistrale Geor offre dunque la possibilità di acquisire competenze professionali comunicative e manageriali che sono strategiche per l’inserimento nel mercato del lavoro con una grande apertura alla dimensione internazionale e ai contesti globali. A guidare la stesura dell’elaborato di tesi è stata la volontà di comprendere quali siano le attività che permettano a un’impresa di gestire la conoscenza prodotta internamente. Riconosco che la pandemia abbia portato gravi perdite sotto molteplici aspetti; al tempo stesso credo che i momenti di crisi offrano delle opportunità per modificare alcune vecchie certezze, integrandole con soluzioni innovative che non sarebbero mai state pensate se non in un futuro relativamente lontano». Laurearsi durante la pandemia sicuramente ha privato me e i miei colleghi delle emozioni che solo una discussione in presenza della Commissione e in una sede così bella possono dare. È stata una discussione di laurea particolare e strana, ma che grazie alla presenza di famiglia, amici è diventata un'esperienza ricca di emozioni e soddisfazioni.
Brescia-Londra, la frontiera del Collage
Lanciata online lo scorso 1° marzo, la mostra rimarrà visibile per un anno intero sul sito www.newdigitalcollage.art , arricchendosi periodicamente con contenuti e opere, raccolti, selezionati e pubblicati dai due curatori nel mezzo delle proposte che nel frattempo giungono da tutto il mondo. Simile nell’idea di base ma lontano anni luce dell’artigianale pratica del taglia-incolla dei primi del Novecento, oggi realizzare un collage significa infatti possedere conoscenze tecniche altamente avanzate e dimestichezza con la dimensione digitale e multimediale» conclude Paris. Gli artisti selezionati avranno così l'opportunità di esporre materialmente i propri lavori alla Galerie Charlot di Parigi e alla Daniel Benjamin Gallery di Londra.
Brescia, città del noi
Brescia Brescia, città del noi Una riflessione sulle esperienze di formazione all’interno del progetto "Brescia Città del Noi" e del fondamentale ruolo civico rivestito dall'istituzione universitaria all'interno del tessuto cittadino. aprile 2018 L’esperienza di Università Cattolica nel ruolo di partner in un progetto di alta rilevanza civica e di elevato contenuto scientifico come è " Brescia città del Noi! è stata avviata dopo una ponderata riflessione ed ora è possibile dire di aver ben scelto nel voler intraprendere questa strada. È stato l’assessore Felice Scalvini a volere questo progetto ed è lui l’animatore e l’ispiratore di questo processo di cambiamento molto intenso. Oltre ad alcuni esperti di UC che si sono succeduti nella descrizione del lavoro svolto finora ( Mino Spreafico , Elisa Bara , Maria Paola Mostarda) è stato apprezzato l’intervento di Clara Bassanini della Cabina di regia di progetto. Si tratta di educatori professionali, di coordinatori pedagogici, di pedagogisti nonché di tutte le figure impiegate nella intera filiera della scuola. Parlare di Welfare in questi ambiti è quanto mai necessario: i committenti della quasi totalità delle organizzazioni ove è possibile svolgere le professioni menzionate sono attori del Welfare.
La scienza si mette in mostra
Notte dei ricercatori 2017 La scienza si mette in mostra Laboratori di fisica, esperimenti di matematica, test psicologici e giochi teatrali interattivi per non temere le proprie “soft (s)killers”. Grande successo per la Notte dei ricercatori a Brescia , conclusa da uno short show dello Stars a Santa Giulia. settembre 2017 Doppia sede per la Notte europea dei ricercatori 2017 a Brescia. Allo Stars è stato inoltre affidato il compito di aprire e chiudere la giornata con “City of Stars. nottedeiricercatori #brescia #universita #ricerca #scienza Facebook Twitter Send by mail Print.
Paolini nuovo preside di Matematica
brescia Paolini nuovo preside di Matematica Il professore ordinario di Analisi Numerica alla sede di Brescia dell’Ateneo è stato eletto alla guida della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali per il quadriennio 2017/18-2020/21. luglio 2017 Maurizio Paolini , ordinario di Analisi Numerica alla sede di Brescia dell’Ateneo, è stato eletto preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali per il quadriennio 2017/18-2020/21. All’elezione, che ha avuto luogo il 6 luglio, hanno partecipato, come stabilito dallo statuto dell’Ateneo del Sacro Cuore, i docenti di prima e seconda fascia della facoltà. Maurizio Paolini, direttore del Dipartimento di Matematica e Fisica Niccolò Tartaglia, entrerà in carica il 1° novembre prossimo . Il lavoro di ricerca del professor Paolini verte principalmente sull'approssimazione numerica mediante elementi finiti di equazioni alle derivate parziali, con particolare riferimento a equazioni paraboliche di reazione diffusione derivanti da problemi di transizione di fase e problemi di evoluzioni geometriche di superfici. In questo ambito, collabora con l'Università di Milano, con l'Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche del CNR di Pavia, Scuola Normale Superiore di Pisa, Università di Pisa, Università di Siena, Università del Maryland (USA), Università di Tokyo (Giappone), Università del Sussex (Gran Bretagna). Da alcuni anni il professor Paolini organizza a marzo la Disfida matematica (gara per gli studenti delle scuole superiori) e a ottobre Celebration of mind (la giornata istituita allo scopo di incentivare le nuove generazioni a esplorare il mondo della matematica e della scienza in modo divertente).
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