Da quando il suo riconosciuto fondatore, Edgar Allan Poe, pubblicò i racconti gialli contenuti in I delitti della Rue Morgue, il genere poliziesco conobbe non solo una grande fortuna editoriale, ma anche un riconoscimento letterario. Milioni di lettori si sono formati leggendo Conan Doyle e Agatha Cristhie, e altrettanti con i libri di Raymond Chandler o Ellery Queen. Nell’ambito della lingua spagnola, il grande salto di qualità viene fatto da Jorge Luis Borges e Adolfo Bioy Casares, che giungono a trasformare il giallo in romanzo metafisico. Dopo di loro, i più grandi autori, non solo di lingua spagnola, si sono cimentati nella scrittura di letteratura noir, poliziesca o thriller.
È ormai da molti anni che la cattedra di Lingua e Letteratura Spagnola e Ispanoamericana, presieduta dal professor Dante Liano, organizza il Día Negro, un omaggio al genere che, in spagnolo come in francese, diverge di colore rispetto all’italiano.
Da tradizione, la giornata si celebra nella prima settimana di maggio, e si divide in due tavole rotonde, una dedicata al romanzo in lingua spagnola e l’altra al romanzo italiano.
Quest’anno la XV edizione del “Día Negro” si celebrerà mercoledì 8 maggio e si articolerà in due momenti: il primo, alle 11.30, coordinato dal critico letterario Luca Crovi, sarà un confronto tra i due scrittori milanesi Flavio Villani e Gianni Biondillo; alle 16.30, invece, il professor Dante Liano converserà con la scrittrice e sceneggiatrice argentina Claudia Piñeiro.