Un vademecum per affrontare l’estate. L’abbiamo realizzato con l’aiuto dei professori della facoltà di Medicina e Chirurgia della sede di Roma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che ci hanno fornito preziosi suggerimenti su come sopravvivere a giornate afose, prevenire le scottature solari, alimentarsi correttamente e quali farmaci è sempre utile avere in valigia.
COME AFFRONTARE IL CALDO ESTREMO. «Le raccomandazioni sono diverse», spiega il professor Raffaele Landolfi, direttore Clinica Medica e Malattie Vascolari (UOC) alla Fondazione Policlinico Universitario “A Gemelli”. Eccole in sintesi: 1) Non esporsi direttamente al sole nelle ore più calde ed evitare di fare sforzi intensi nelle stesse ore; 2) coprirsi con abiti leggeri (di cotone o lino) e comodi (evitare indumenti stretti); 3) fare una dieta leggera ricca di frutta e verdura e povera di grassi; 4) evitare o limitare al massimo l’uso di bevande alcoliche; 5) bere frequentemente evitando di arrivare ad avere la sensazione di sete; 6) assicurare adeguata ventilazione negli ambienti in cui si lavora e/o si dorme; 7) evitare di passare direttamente e rapidamente da ambienti molto caldi ad ambienti freddi e viceversa.
«Anziani e bambini, insieme a tutti coloro affetti da patologie croniche, sono particolarmente sensibili alle alte temperature e gli effetti negativi del cosiddetto colpo di calore possono essere gravi» continua il professor Landolfi. «In tal caso, è opportuno controllare l’attenta idratazione e la non esposizione diretta al sole nelle ore più calde. Di fronte a ogni cambiamento del comportamento e/o delle condizioni generali bisogna considerare la possibilità che questo derivi dalle conseguenze del caldo eccessivo e quindi assicurare anzitutto un ambiente fresco e un’adeguata idratazione».
CONSIGLI PER UN’ALIMENTAZIONE SANA. «In estate cambia il clima e l’elevazione della temperatura è causa di malesseri che in qualche modo possono essere contrastati adottando delle precauzioni in campo alimentare», osserva il professor Giacinto Miggiano, direttore UOC di Dietetica e Nutrizione Umana alla Fondazione Policlinico Universitario “A Gemelli”.
Ecco sette consigli utili. «1) prediligere i cibi freschi, per abbassare la temperatura del corpo; 2) contrastare l’abbondante sudorazione, devono essere preferiti alimenti ricchi di acqua e sali minerali, contenuti in grande quantità nella frutta, nella verdura e nei loro derivati (come frullati e succhi di frutta); 3) è fondamentale, soprattutto per bambini e anziani, bere molto per evitare la disidratazione e altri malori legati all’eccessivo calore; 4) evitare o limitare in maniera particolare l’uso delle bevande alcoliche: oltre che essere ipercaloriche, rendono più impegnativo nell’individuo il processo necessario per la dispersione del calore corporeo; 5) qualora si intraprendano dei viaggi e soprattutto prima di mettersi alla guida, è bene evitare pasti abbondanti e comprendenti bevande alcoliche: il viaggio sarà certamente più confortevole nonché più sicuro dopo aver consumato un pasto leggero; 6) le alte temperature impongono una particolare attenzione alla corretta conservazione del cibo che altrimenti può diventare fonte di infezioni e/o intossicazioni alimentari per lo sviluppo di germi: la sicurezza igienico-sanitaria deve essere assicurata in tutta la catena del cibo, dalla produzione fino al consumo; 7) l’ampia disponibilità estiva di alimenti di natura vegetale permette di conoscere nuovi sapori con l’uso di alimenti stagionali, anche tipici delle località di vacanza, e può incentivare l’educazione al gusto e contribuire alla varietà alimentare, prima regola in assoluto di una sana alimentazione».
PROTEGGERSI DALLE SCOTTATURE SOLARI. «Il sole ha molti effetti benefici, quali sintesi della vitamina D, aumento del benessere psico-fisico…», dice Ketty Peris, direttore Area Reumatologia, Allergologia e Dermatologia alla Fondazione Policlinico Universitario “A Gemelli”. «Tuttavia fa sicuramente male quando ci si espone in modo eccessivo per periodi di tempo prolungati, ad esempio, tutta la giornata incluse le ore centrali e più calde, aumentando la probabilità di avere ustioni solari che rappresentano un noto fattore di rischio per i tumori della pelle».
«Il punto cruciale è evitare l’eccessiva esposizione solare attraverso l’uso di schermi solari ad alta protezione che abbiano indicato sia il fattore protezione per gli UVB che quello per gli UVA, oltre all’uso di indumenti protettivi (magliette, cappelli, occhiali da sole), e cercare di andare all’ombra nelle ore centrali e più calde. Lo schermo solare, poi, deve essere applicato uniformemente su tutto il corpo (non dimenticate di applicarlo anche sulle orecchie, nuca, parte dorsale delle mani dei piedi), e deve essere ri-applicato ogni due ore circa. La protezione solare, infatti, deve essere ri-applicata sempre dopo intensa sudorazione, dopo un bagno e non deve essere ritenuta una difesa assoluta capace di proteggerci per molte ore della giornata».
E gli occhi come vanno protetti? «È sempre consigliabile indossare occhiali da sole e, preferibilmente, utilizzare anche un cappello a falde larghe che contribuisce a riparare dai danni solari il cuoio capelluto e il volto, inclusi gli occhi».
FARMACI DA PORTARE IN VALIGIA. «Integratori di sali minerali, in particolari potassio e magnesio, e fermenti lattici possono essere utili a prevenire i problemi più comuni», raccomanda ancora il professor Landolfi. «Mentre antipiretici, antidolorifici e cortisonici possono essere necessari e utili per tutti e soprattutto per chi prevede di recarsi all’estero, in località isolate o in barca. In ogni caso, al di là dei farmaci, di cui abbiamo detto, occorre informarsi bene sulle condizioni sanitarie e climatiche del paese in cui si va, della eventuale necessità di vaccinazioni e/o di altra profilassi farmacologica. È poi consigliabile conoscere come ottenere assistenza sanitaria nel paese di destinazione attraverso la guida interattiva del Ministero della Salute “Se parto per…”, e considerare la possibilità di una copertura assicurativa. A tutte le persone con patologie croniche di un certo rilievo è sicuramente utile avere con sé una aggiornata relazione medica».