Complice la radicale evoluzione dell’intrattenimento audiovisivo che da un decennio ha superato il confine dello schermo televisivo per riversarsi anche sui dispositivi smartphone, pc e tablet, il settore della programmazione televisiva ha vissuto, e vive tutt’ora, una fase dominata dalla crescita esponenziale dell’offerta di contenuti, programmi e serie di intrattenimento.
Alla maggiore possibilità di scelta all’interno dei palinsesti tv e all’ottima qualità di realizzazione e definizione delle immagini, è andato inoltre affiancandosi - complice il lockdown cui le persone sono state sottoposte nelle ultime settimane - un incremento esponenziale della fruizione di contenuti da parte del pubblico generalista, composto comprensibilmente sia da adulti che da ragazzi di tutte le età.
Nasce da queste premesse, e dalla necessità di operare un distinguo tra qualità tecnica e validità educativa dei messaggi contenuti, il progetto orientaserie.it che si propone come bussola in grado di aiutare genitori, educatori e non solo a districarsi nel mare magnum di contenuti facilmente accessibili con un click a ragazzi e studenti.
Nato da un’idea di Aiart (Associazione cittadini mediali) e sviluppata in collaborazione con il Master Misp - International Screenwriting and Production dell’Università Cattolica di Milano e con il Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni) della Lombardia, il sito rappresenta infatti uno strumento di grande utilità per tutti, in particolare per quei genitori ed educatori che vogliano documentarsi su un mondo nel quale gli adolescenti trascorrono ormai una buona parte del loro tempo libero, imparando a conoscere, valutare e dunque selezionare le serie tv.
I redattori del sito che aiuta cittadini e famiglie a scegliere cosa vedere provengono dal master International Screenwriting and Production attivo presso la sede milanese dell’Ateno. Si tratta di esperti di storytelling a cui è stato affidato il compito di implementare il portale con schede valutative e recensioni delle serie tv, redatte in base a criteri non sono solo estetici ma anche e soprattutto valoriali ed educativi, segnalando le tematiche affrontate, la trama generale, l’eventuale presenza di scena sensibili e l’età consigliata per la visione.
La supervisione scientifica del progetto è affidata a Armando Fumagalli, ordinario di Semiotica in Università Cattolica, dove è anche direttore del master Misp e docente di Storia e linguaggi del cinema internazionale. «Le storie ci influenzano senza che ce ne accorgiamo, per questo il focus è mirato soprattutto la serialità adolescenziale, prendendo in esame sia le serie più note che quelle meno note al grande pubblico ma tuttavia intrise di valori-guida che possono condizionare le scelte future dei nostri ragazzi - precisa Fumagalli -. Qualche esempio? La serie Sotto copertura, poco conosciuta eppure molto valida, racconta la cattura del boss della camorra Antonio Iovine avvenuta nel 2010 dopo una latitanza di quasi quindici anni e la riteniamo l’altra faccia della medaglia rispetto alla celeberrima Gomorra» - precisa.
Racconto e narrazione, del resto, sono funzionali a mostrare il valore delle cose e le eventuali conseguenze delle azio.“È sufficiente constatare quanto tempo i nostri ragazzi trascorrono guardando serie tv per comprendere il livello che queste ultime rivestono nello sviluppo emotivo dei giovani, nella costruzione del loro immaginario e nella definizione dei loro valori che poi si traducono in stili di vita» aggiunge Stefania Garassini, presidente Aiart Milano e ideatrice del progetto.
Parole riprese dalla la Presidente del Corecom, Marianna Sala, secondo cui «le serie TV sono molto seguite dai giovani ma poco attenzionate dagli adulti di riferimento, per questo, in quanto organismo impegnato nella tutela dei minori rispetto al settore dell’audiovisivo, abbiamo subito aderito alla proposta di ricerca specifica sul tema, con l’obiettivo di aiutare tutte le figure educative a orientarsi nella molteplicità di offerta di serie tv».