Davanti alla crisi economica indotta dall’emergenza sanitaria da covid-19 l’Università Cattolica, in uno sforzo coordinato con EDUCatt, ha già stanziato fondi speciali per il nuovo anno accademico, oltre alla manovra straordinaria che anche quest’anno garantisce la borsa di studio a tutti gli idonei non beneficiari del 2019/2020. Per il nuovo anno c’è tempo fino al 30 settembre per presentare la domanda di borsa di studio.

Tra le drammatiche conseguenze di ogni crisi economica c’è l’inevitabile contrazione del sistema universitario nazionale: è già successo con la recessione del 2008 come dimostrano i dati del quinquennio successivo che registrano una riduzione del 5% degli immatricolati pari a oltre 25mila giovani che, rinunciando a percorsi di formazione post diploma, non solo prefigurano un’Italia con minori opportunità di crescita, ma incrementano anche la percentuale di giovani NEET ([Young people] Neither in Employment nor in Education or Training), ovvero uomini e donne tra i 20 e i 34 anni non impegnati in percorsi di istruzione o in un lavoro, di cui l’Italia detiene uno sconfortante primato in Europa (28%). Ancora più preoccupanti sono le stime effettuate dall’Osservatorio Talents Venture che prevedono una riduzione del numero di immatricolati nell’aa. 20/21 di circa 35.000 unità (-11% rispetto all’anno precedente) se la contrazione del Pil a fine anno dovesse essere del 9,1% come stimato dal Fondo Monetario Internazionale.

Perché il blocco dell’economia non si tramuti in un fermo della formazione terziaria è necessario «investire sulla qualità del capitale umano», come sostiene Ferruccio Resta, rettore del Politecnico e presidente della Conferenza dei Rettori, senza aspettare le mosse del governo – che pur qualcosa ha già fatto con 160 milioni di euro stanziati a supporto della contribuzione studentesca per l’aa. 20/21 –, ma puntando maggiormente su strategie di autofinanziamento e su investimenti privati. 

E se il ministro Manfredi, in un recente incontro con i rettori lombardi e il governatore Attilio Fontana all’Università degli studi di Milano, ha garantito l’offerta didattica a distanza a chi non avrà la possibilità di essere materialmente presente, davanti alla crisi economica indotta dall’emergenza sanitaria da covid-19 le Università non si interrogano solo sul futuro della didattica, ma si adoperano in politiche d’incentivazione e prendono iniziative a tutela del diritto allo studio perché la diversità di mezzi non si trasformi in disparità di opportunità: così l’Università di Palermo ha stanziato un piano da 300mila euro per aiutare gli studenti in difficoltà, la Sapienza, tra le varie misure, ha pensato a borse di studio per studenti che facciano da tutor ai più giovani e alla distribuzione di strumenti informatici, mentre Roma Tre considera la riduzione del 50% delle tasse per i diplomati con più di 95/100.

Anche il nostro Ateneo, in uno sforzo coordinato con Educatt, ha già stanziato fondi speciali dal valore di 1,6 milioni di euro per fronteggiare le possibili ricadute economiche derivate dalla pandemia che ha colpito duramente il nostro paese: dalla riduzione del costo dei servizi per gli studenti che nel periodo di emergenza non ne hanno usufruito, o solo parzialmente, all’incremento del fondo per le sovvenzioni straordinarie EDUCatt, relativo a strumenti e servizi per il conseguimento del successo formativo.

In aggiunta alle azioni già messe in campo, l’Ateneo ha deliberato anche quest’anno la manovra straordinaria che investe circa 2.000.000 euro per assicurare, per l’a.a. 2019-2020, a tutti gli studenti idonei alla borsa di studio l’accesso agli studi universitari: le risorse messe a disposizione dalla Regione per gli studenti idonei alla borsa di studio dell’Università Cattolica sono, infatti, circa 9.780.000 euro, ma ne sono necessari più di 12.000.000 per coprire gli oltre 3.000 studenti aventi diritto. Se dunque attualmente 2.576 (81%) studenti risultano coperti dai fondi regionali, i restanti 727 (19%) ne resterebbero esclusi e andrebbero a costituire la categoria di idonei non beneficiari: la manovra con fondi propri dell’Ateneo garantisce a tutti gli stessi diritti, assegnando al 100% degli aventi diritto il beneficio della borsa di studio. 

Gli studenti interessati possono controllare la propria posizione accedendo all’area MyEDUCatt e visualizzare l'esito nella sezione Servizi per Anno Accademico 2019/2020, cliccando il pulsante “Fascicolo Elettronico” e selezionando il rigo inerente la “Graduatoria Finale” delle Borse di Studio Educatt a.a. 2019/2020.
Per l’a.a. 2020-2021 è ancora possibile – fino al 30 settembre – presentare domanda di borsa di studio accedendo all’area MyEDUCatt.