«Ero l’unica a laurearmi quel giorno quindi avevo tutta la commissione solo per me. Ho discusso la mia tesi sul "Fenomeno del mobbing" per circa un’ora e mezza. Ho sudato sette camicie ma ne è valsa la pena». Si emoziona ancora Graziella Rifino raccontando la sua laurea, traguardo raggiunto dopo anni di impegno, passione e determinazione, con in mente un obiettivo preciso: occuparsi di formazione del personale.
Il lavoro era già dietro l’angolo ad aspettarti... «Sì: qualche giorno prima di discutere la mia tesi, l’ufficio Stage e placement mi aveva informata che il centro di Formazione Cesvip cercava un neo laureato da inserire con contratto a progetto nella loro struttura. Essendo l’unica laureata in quel momento, diciamo che “ho vinto facile” e sono stata assunta. Ho avuto poi l’opportunità di lavorare in un altro ente di formazione, per poi passare all’Ufficio personale di Ikea Italia Distribution come Hr Specialist, dove mi sono occupata di formazione, selezione del personale e comunicazione interna».
Una crescita professionale rapida, che ti ha portata ad entrare nel settore della moda… «Sono stata contattata da un cacciatore di teste per un’opportunità su Milano come Hr Manager Italia, Francia e Spagna in un’azienda del settore moda, Brooks Brothers, dove ho lavorato per qualche anno per passare poi in Furla, altra azienda del settore moda che produce borse, calzature e piccola pelletteria in pelle per donna e uomo. Lì ho inizialmente ricoperto il ruolo di Head of Hr Retail Emea, occupandomi della gestione Hr (selezione, formazione, contrattualistica, etc.) per tutti i negozi di proprietà del gruppo presenti nel territorio europeo per poi passare all’area Industriale dove oggi sono responsabile del personale».
In che modo il tuo percorso in Cattolica ti ha supportata nello sviluppo della tua carriera? «L’aver avuto la possibilità di avere come docenti dei professionisti del settore provenienti da Isvor Fiat è stato sicuramente un enorme vantaggio. L’aver poi potuto svolgere il mio tirocinio curriculare all’intero di Isvor è stato decisamente utile al mio sviluppo di carriera perché mi ha permesso di toccare con mano il mondo delle Human Resource e mi ha fatto appassionare a questo ambito».
Lavori per un'azienda italiana che è leader nel settore moda, portavoce del made in Italy nel mondo. Quali sono le sfide professionali che ti poni per il tuo futuro? «Vorrei poter continuare a dare un valore aggiunto. È per questo che non smesso mai di formarmi e di mettermi in discussione. Da circa un anno ho ottenuto anche la certificazione come Associate Certified Coach (Acc) alla International Coach Federation (Icf) che mi permette di avere quel “quid in più” nella gestione delle risorse».
Che consiglio daresti a un giovane che sta per scegliere l'università? «Informatevi, confrontatevi con persone che già sono nel mondo del lavoro, non basatevi su opinioni o preconcetti, analizzate attentamente i piani di studio e le possibilità di carriera. Così facendo vi auguro di poter trovare la strada giusta e di avere la fortuna di fare, come me, un lavoro che vi appassiona, vi stimola e vi aiuta a crescere personalmente e professionalmente».