Se ne è andato solo e in silenzio Giorgio Arici, 63 anni e caposervizio da quasi quarant’anni nella sede di Brescia dell’Università Cattolica, e senza parole ha lasciato tutti coloro che hanno condiviso con lui le attività di lavoro e tanti momenti di allegria. Lui così combattivo ed energico non è riuscito a sopravvivere a questo virus sconosciuto che sta sconvolgendo gli equilibri di tutto il mondo.

L’improvvisa e drammatica notizia è arrivata nel pomeriggio di ieri suscitando dolore a e commozione anche ai vertici dell’Ateneo, a partire dal rettore Franco Anelli e dal prorettore Mario Taccolini, così come ai presidi e ai docenti delle facoltà, e a tutto il personale amministrativo. «È stato per lunghi anni prezioso e appassionato dirigente della sede bresciana dell’Università, che ha servito con generosa dedizione, solida competenza, continua disponibilità e spirito di sacrificio, straordinario e ineguagliabile senso di appartenenza».

Moltissimi i messaggi e telefonate che sono giunti anche a Giovanni Panzeri, direttore di sede, per testimoniare il loro sincero dolore e la vicinanza alla famiglia. «Era una colonna portante per la sede, che ha visto crescere e potenziarsi in questi ultimi anni; con grande impegno e determinazione stava seguendo i lavori del cantiere del nuovo campus a Mompiano. La Cattolica lo aveva accolto quasi quarant’anni fa, e da subito lo aveva apprezzato per la sua dedizione, per il suo impegno continuo e per le sue capacità professionali. Apprezzamento che anche io ho condiviso in questi non molti anni di lavoro comune. Con Giorgio perdo e perdiamo un amico di cui sentiremo tutti con grande dolore la mancanza».

Anche il sindaco di Brescia Emilio Del Bono lo ha salutato con queste parole. «Un altro amico che se ne va...un amico splendido, una persona sempre al servizio degli altri. Un motore formidabile di idee e di azione. Un abbraccio alla tua famiglia. So che ci sei e sarai a giudicarci dall’Alto. Ciao Giorgio, buon viaggio in Paradiso».

Al suo amato paese di Rezzato aveva dedicato molto energie e grande dedizione nell’impegno politico e amministrativo, sociale e sportivo, sempre con parole misurate ma con grande spirito di servizio. 

A lui e ai suoi familiari l’Università Cattolica formula le più sentite condoglianze, invocando il Signore affinché doni loro conforto e benedizione.