“Alleati per il futuro” è il tema scelto per la Giornata per l’Università Cattolica in programma domenica 20 settembre. La Giornata, promossa dall’Istituto Giuseppe Toniolo, ente fondatore dell’Ateneo, assume quest’anno un rilievo particolare perché si colloca tra due centenari: quello dell’Istituto, in corso in questo 2020, e quello dell’Università, che verrà ufficialmente inaugurato all’apertura dell’anno accademico 2020-2021.
Alla vigilia del Global Compact on Education voluto da Papa Francesco per il 15 ottobre, la Giornata costituisce un fondamentale momento di riflessione sull’identità e il ruolo della Cattolica nel contesto della grande crisi mondiale dovuta alla pandemia. Siamo davanti alla necessità di un nuovo patto generazionale, di nuove prospettive per la formazione e la ricerca: sono gli assi portanti del contributo originale che l’Ateneo sarà in grado di offrire alla Chiesa e alla società nel suo complesso.
Diverse sono le iniziative dedicate alla Giornata. Tra queste, domenica 20 settembre nella chiesa centrale della sede di Roma dell’Ateneo, sarà trasmessa dalle ore 11 in diretta televisiva su Rai Uno la celebrazione Eucaristica presieduta da monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell'Ateneo.
Il sito giornatauniversitacattolica.it propone “Il dizionario per un nuovo inizio”, una serie di video-parole chiave illustrate da docenti dell’Università: futuro, libertà, serietà, responsabilità, interazione, collaborazione, inclusività, sostenibilità, prossimità, resilienza, giudizio, Europa, semplificare, conoscenza, speranza, parità, risorsa, Chiesa.
Sul sito sono anche pubblicati i messaggi del presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, e del rettore, professor Franco Anelli.
L’arcivescovo di Milano e presidente dell’Istituto Toniolo monsignor Mario Delpini, ha dedicato alla Giornata una riflessione a partire dalla parola “Vocazione”: «Anche se molti si impegnano per descrivere il futuro come una minaccia, come un enigma, come una confusione, il cristiano pensa che il futuro sia vocazione perché sollecita la nostra responsabilità, provoca la nostra libertà, pone domande alla nostra intelligenza, motiva il nostro impegno. Vocazione: il futuro ci chiama. Per andare incontro al futuro che ci chiama e per occupare il posto che ci spetta non si può andare da soli. Perciò ci vuole un’alleanza, alleanza di docenti e studenti, alleanza di Università e società, alleanza di scienza, ricerca con didattica. Ecco, ci vuole un’alleanza per andare incontro al futuro come a una vocazione. Per andare incontro al futuro come a una vocazione ci vuole fiducia. Perciò bisogna chiamare l’Università “Cattolica”, cioè quell’orizzonte in cui il futuro è una promessa. C’è qualcuno che ci chiama e ci chiama a una Terra promessa. Per andare incontro al futuro come a una vocazione, ci vuole pensiero, ci vuole competenza. Perciò c’è una Università. Ecco, il futuro è vocazione. L’Università Cattolica si propone di accompagnare al compimento delle proprie scelte decisive».
Nel suo messaggio il rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli ha dichiarato: «La definizione della nuova data, dopo il rinvio imposto dall’emergenza sanitaria, diviene in questo difficile momento il simbolo non solo della volontà e possibilità di ritorno alla normalità delle nostre attività, ma altresì, e ancor più, del bisogno di compiere atti che ci facciano sentire comunità. Si è tante volte detto, negli anni passati, che la Giornata è il modo attraverso il quale l’Università si rende presente ai Cattolici italiani, si ripropone come il “loro” Ateneo e parlare di “presenza”, di questi tempi, ha una forte valenza evocativa, rimanda a una privazione che abbiamo tutti sofferto nelle scorse settimane, a un’esigenza di relazione che abbiamo imparato a coltivare diversamente. L’Università Cattolica si avvicina al compimento del suo primo secolo di vita con il desiderio di confermarsi al servizio della Chiesa, avvertendo anzitutto l’urgenza che il progresso scientifico-tecnologico sia accompagnato da una corrispondente evoluzione culturale dell’umanità».