Aumentano le povertà, peggiora la qualità dell’ambiente e del lavoro. In Italia e nel mondo crescono le disuguaglianze mentre l’Agenda 2030 e i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile stentano a diventare oggetto di informazione e confronto collettivo. Le diverse parti della società sono chiamate a individuare nella responsabilità per la cura della casa comune un metodo per attuare un nuovo modello di sviluppo e di benessere rivolto alle giovani generazioni.
Per analizzare pratiche virtuose e favorire progetti innovativi, sostenibili e solidali, l’Alta Scuola per l’Ambiente (ASA) - che quest’anno celebra i suoi dieci anni di attività - nelle giornate di mercoledì 10 ottobre e giovedì 11 ottobre promuove un convegno interdisciplinare in collaborazione con enti e istituzioni, centri ricerca e realtà associative, imprese e fondazioni promuove a Brescia un convegno.
“Giovani!”: si svolgerà all’insegna di quest’esortazione il convegno dell’Alta Scuola per l’Ambiente. Una sorta di appello che esprime il desiderio di approfondire come le generazioni che salgono alla ribalta siano chiamate e coinvolte a divenire responsabili del miglioramento materiale, del progresso morale, dello svolgersi del loro itinerario spirituale.
La prima sessione del convegno si focalizza sul compito di formarsi alla coscienza storica, di rendersi conto dei valori, delle istituzioni, dell’eredità che abbiamo ricevuto e amministriamo. La governance equilibrata dello sviluppo umano come pure la possibilità dell’autodistruzione è nelle nostre mani. Prendere consapevolezza dei rischi e delle iniquità che minacciano il presente e il futuro della pacifica convivenza sul pianeta richiede un’attività educativa che si dispieghi lungo tutto l’arco e in ogni contesto della vita personale e collettiva.
Nel pomeriggio di giovedì 11 ottobre, a partire dalle ore 14.30, dopo i saluti istituzionali del sindaco della città di Brescia Emilio Del Bono, del rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli, e dell’Università di Brescia Maurizio Tira, Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile parlerà di “Un’utopia sostenibile”.
Giovannini suggerisce politiche radicalmente trasformative in quattro ambiti di riferimento: energetico, produttivo, educativo-formativo e fiscale. Conseguire i 17 obiettivi dell’Agenda Onu 2030 è un’utopia che può diventare prassi, adottando un nuovo paradigma di progresso, rispettoso dei limiti del pianeta. L’Alta Formazione riveste in questo scenario un ruolo chiave, assumendo i migliori frutti della ricerca scientifica oggi disponibile per costruire quel dialogo fruttuoso con la politica internazionale e le amministrazioni locali in grado di progettare e realizzare l’azione per un autentico sviluppo, equo e solidale.
Il terzo appuntamento per il decennale di Asa si terrà il 23 novembre a Manerba del Garda, Palazzo Minerva ore 9.30-13.30 e sarà dedicato al tema “Protezione Civile, Tecnologie, progetto CLIC – PLAN. Prevenzione, adattamento climatico, formazione al rischio ambientale”