Esperienze sensoriali al museoRealizzare un’app che sviluppi una sensibilità legata ai cinque sensi per “gustare” un’opera d’arte. È l’idea a cui ha lavorato Roberta De Gregorio, corsista del master in Servizi educativi per il patrimonio artistico, dei musei storici e di arti visive nello stage che ha potuto realizzare a Educathyssen – Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid grazie al progetto Jump-Start. Avviare i giovani verso percorsi di autoimprenditorialità.

Un’iniziativa finanziata da Regione Lombardia, realizzata nell’ambito dell’Accordo di collaborazione con la Fondazione Cariplo e sostenuta, all’atto della candidatura, da diverse istituzioni, che ha coinvolto sei partecipanti in un percorso innovativo in aziende europee in tre ambiti culturali differenti: artistico, audiovisivo, editoriale. Tutti progetti finalizzati a promuovere l’imprenditorialità in ambito culturale nazionale e internazionale. Con un occhio di riguardo rivolto ai giovani, che ha portato gli altri partecipanti svolti in Croazia, Olanda, Portogallo e Regno Unito.

Roberta ha lavorato sulla mediazione culturale, proponendo le sue idee all’équipe che lavora sulla multimedialità all’interno del museo spagnolo. Il suo progetto di app, finalizzato non solo a utenti non vedenti, lavora sulle percezioni uditive che fanno riferimento ad altri sensi (rumori, musiche, descrizioni).

«L’esplorazione avviene già prima di vedere l’opera – racconta Roberta – al fine di creare un’immagine mentale che non sia legata all’esperienza visiva. Solo in un secondo momento lo sguardo viene lasciato libero di percorrerla alla ricerca delle sensazioni provate precedentemente, ridiscutendole e trovando loro un nuovo significato».

La studentessa - che frequenta un master che da anni forma figure professionali in grado di operare in musei e istituzioni pubbliche e private e, nel contempo pone in primo piano l’autoimprenditorialità - ha presentato il suo progetto nell’evento finale del contest, il 23 giugno.

Una giuria composta da esperti dei settori in cui sono state sviluppate le idee (Emil Abirascid, Pietro Biancardi, Mario Gorni, Riccardo Trigona, Valerio Villoresi) ha valutato le proposte e premiato le migliori.

Per gli studenti coinvolti Jump-start può rappresentare un trampolino di lancio per arrivare a realtà aziendali potenzialmente interessate, ma l’iniziativa evidenzia in modo concreto l’importanza di una collaborazione concreta dell’università con imprese e istituzioni internazionali per creare la possibilità di sbocchi professionali (in particolare nel settore umanistico) da una parte, e la centralità di una formazione specifica e innovativa dall’altra, che possa incanalare in progetti economici e di business le idee dei giovani imprenditori.

Questo e molto altro emerge dalle conclusioni del progetto, descritto, nei dettagli dei lavori dei sei partecipanti, nell’e-book già disponibile, con le introduzioni per le diverse aree (audiovisivi, arte, editoria) dei professori Armando Fumagalli, Elena di Raddo e Cecilia De Carli, Edoardo Barbieri.