Li hanno identificati tra i giovani italiani che “fanno ripartire l’Italia”. Under 32 che scelgono di lavorare, nonostante tutto, nel nostro Paese, resistendo alla tentazione diffusa di “fuggire all’estero”. Le vicende di Clemente De Muro e Davide Mardegan e quella di Silvia Pasolini, tutti laureati in Università Cattolica sono state scelte dal Corriere della Sera, che nell’edizione online ha individuato dieci storie di giovani video-immortalati nella rubrica, curata da Alessandra Arachi, “L’Italia che riparte”.

La storia di Clemente e Davide, “collettivo di registi”, come si definisco nel video qui allegato, è già stata raccontata da Cattolicanews e dall’house organ “Presenza”, anche in seguito alla loro partecipazione all’Open day dell’ateneo come testimoni della facoltà di Lettere e Filosofia, dove hanno studiato. È proprio nel corso degli studi, l’uno in Lettere e l’altro in Filosofia, che si sono conosciuti, hanno condiviso la comune passione per il cinema, il web e la regia fino a scommettere sulla possibilità di farne un lavoro. Come sia nata l’agenzia “Cric” lo lasciamo raccontare dal video e nell’intervista che Cattolicanews gli aveva fatto quando lanciarono nella Rete “Perché tu mi piaci” lo spot che li consacrò con un milione di contatti in una settimana e che solo dopo l’accoglienza incredibile del popolo del web divenne il loro primo contratto con Poste Italiane. Il primo, ormai di una serie lunga, di spot pubblicitari che li ha portati nelle maggiori televisioni, con grandi marchi, da Peroni a Bmw, tanto per fare alcuni nomi. Senza dimenticare che a 29 anni hanno già vinto in tre anni tre Leoni d'Oro per la Pubblicità a Cannes.

L’altra protagonista dell’Italia che riparte è Silvia Pasolini, 32enne della provincia di Brescia, che da piccola voleva fare la veterinaria e oggi fa la psicologa del Milan. Dopo la laurea magistrale in Psicologia delle organizzazioni e del marketing a Milano, ha cercato qualcosa che tenesse insieme la sua doppia anima: l’attenzione alle persone propria dell’approccio psicologico e la passione per lo sport. Il master in Sport e management psicosociale le ha aperto a soli 26 anni le porte del settore giovanile del Milan, dove lavora fianco a fianco con i calciatori, i preparatori atletici e gli allenatori. Un lavoro in cui è chiamata a monitorare i problemi che possono sorgere nei ragazzi con cui opera collaborando a formarli a 360 gradi, perché crescano come persone prima che come calciatori.

Quelli di Clemente, Davide e Silvia sono solo alcuni dei segnali di un’Italia che riparte. Ma, con loro, ci sono tante altre vicende di under 30 che non hanno paura di buttarsi e dimostrano, con le loro esperienze, che università e mondo del lavoro dialogano. Anche con successo.