Una partnership scientifica tra l’Università Cattolica e l’Università degli studi di Palermo sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata. Verrà formalizzata sabato 19 maggio alle 10, in sala Negri da Oleggio dell’ateneo di largo Gemelli a Milano, alla presenza, tra gli altri, del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. La convenzione, che sancisce la collaborazione tra il Centro Studi “Federico Stella” sulla Giustizia penale e la Politica criminale (Csgp) dell’Università Cattolica e il Dipartimento di Studi europei e dell’integrazione internazionale dell’Università di Palermo (Dems), è finalizzata alla promozione del primo Corso di alta formazione per amministratori giudiziari di aziende e beni sequestrati e confiscati nel Nord- Italia: un’iniziativa che segue e si ispira all’analoga esperienza pilota realizzata negli scorsi anni a Palermo.

Il Corso intende rispondere alla sempre più avvertita esigenza di formare figure professionali in grado di affrontare le problematiche poste dal recente Codice Antimafia sul terreno della gestione e della destinazione dei beni confiscati a soggetti economici controllati, direttamente o indirettamente, da sodalizi mafiosi. Rivolgendosi a dottori commercialisti, avvocati, dirigenti aziendali, il corso terrà conto delle peculiarità del quadro economico dell’Italia settentrionale e, proprio per rispondere alle istanze di una realtà così dinamica e complessa, si concentrerà su tutti gli strumenti di contrasto alla criminalità del profitto, fornendo sia l’indispensabile formazione giuridica per padroneggiare un sistema normativo di crescente complessità, sia la competenza di tipo manageriale necessaria all’amministrazione dei cespiti, spesso di grandi dimensioni e potenzialmente produttivi, da riguadagnare al circuito dell’economia lecita.

In una prospettiva di integrazione interdisciplinare troverà spazio l’approfondimento dei vari modelli di reazione giudiziaria previsti dalla legislazione italiana (dalle cosiddette misure di prevenzione patrimoniale alle ipotesi “speciali” di confisca disseminate nella legislazione complementare, senza trascurare il ruolo che la responsabilità penale delle persone giuridiche può giocare nella partita della legalità), nonché il confronto con le acquisizioni delle scienze economico-aziendali e con quelle esperienze manageriali capaci di conferire al corso una esplicita vocazione professionalizzante.

Con la convenzione saranno firmati due protocolli di collaborazione, l’uno dalla Procura nazionale antimafia, nella persona del procuratore nazionale Piero Grasso, l’altro dal Tribunale di Milano, nella persona del presidente Livia Pomodoro, entrambi presenti in sala Negri da Oleggio. All’incontro del 19 maggio è prevista inoltre la partecipazione - oltre che del preside della facoltà di Giurisprudenza e direttore del Csgp Gabrio Forti - del prorettore vicario Franco Anelli, di Domenico Bodega e Mario Anolli, presidi delle facoltà di Economia e Scienze bancarie, di Giovanni Fiandaca e Costantino Visconti, docenti di Diritto penale dell’Università degli Studi di Palermo, di Giuseppe Caruso, direttore dell’Agenzia nazionale Beni sequestrati e confiscati, di Giuseppe Sopranzetti, direttore della sede di Milano della Banca d’Italia, Alessandro Solidoro, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Milano, Paolo Giuggioli, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Giovanni Canzio, presidente della Corte d’Appello di Milano, Pierluigi Dell’Osso, aggiunto procuratore nazionale antimafia, Giuliana Merola, presidente della Sezione autonoma misure di prevenzione del Tribunale di Milano, Silvana Saguto, presidente della Sezione autonoma misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, Manlio Minale, procuratore generale presso la Corte d’Appello di Milano e di Edmondo Bruti Liberati, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano.