È stata rinnovata lo scorso 24 febbraio la nuova convenzione tra la sede bresciana della Cattolica e l’Eulo, l’Ente universitario della Lombardia orientale. Hanno sottoscritto l’accordo direttore di sede Luigi Morgano, il presidente del Consiglio di amministrazione dell’Eulo Saulo Maffezzoni e il direttore Giuseppe Di Mezza.

I fondi ricevuti dall’ente hanno consentito la realizzazione di numerosi progetti e iniziative promosse da docenti e ricercatori della Cattolica. Il Consorzio ha incoraggiato la ricerca, agevolato il collegamento dell'Università con le realtà culturali, economiche, sociali, produttive e sanitarie operanti sul territorio, mediante assegni di ricerca. Ed è soprattutto quest’ultima voce ad assorbire quasi la metà del contributo che per il 2009 ammonta a 215.000 euro. Di questi ben 133.000 euro sono destinati a sostenere la ricerca e la formazione dei giovani laureati che in questo modo possono far fruttare le competenze acquisite durante l’università e continuare a fare ricerca presso i Centri studi sostenuti dall’Eulo. Dal 1998 al 2009 sono 3.296.537 gli euro erogati.

Interpretando le esigenze delle realtà produttive e sociali del territorio, l’Eulo mira a favorire le idee e i temi di studio che le Università bresciane possono sviluppare in merito. L’ente rappresenta il tramite istituzionale tra gli enti locali e le università bresciane per la realizzazione dell’integrazione del mondo accademico con le realtà del territorio. L’obiettivo è raccordare le capacità di studio e di analisi dei problemi, proprie dell’università, con le esigenze specifiche del contesto territoriale.

«Brescia città universitaria non può accontentarsi di ospitare due università ma deve investire di più sulla ricerca se vuole fornire sbocchi professionali di livello ai suoi laureati - ha sottolineato il direttore di sede -. Per questo ritengo che il percorso intrapreso con l’Eulo in questi anni abbia dato risultati straordinari». Nel frattempo sorgono all’orizzonte alcune nubi sul futuro della collaborazione, dato che la Provincia di Brescia ha già deliberato la sua uscita dal Consorzio e ora resta da sapere quale sarà la scelta del Consiglio comunale della città. «Quello che è certo - ha commentato il presidente Maffezzoni - è che un ente come l’Eulo resta indispensabile per valorizzare il sistema universitario bresciano, grazie al suo ruolo di collegamento tra mondo accademico e realtà del territorio, attraverso progetti di ricerca strutturati».