Anche la Sorbona ha voluto rendere omaggio al professor Sergio Cigada. Al nostro docente, scomparso lo scorso anno, il celebre ateneo parigino ha infatti dedicato una giornata di studi.

L’evento, dal titolo Tra linguistica e letteratura: omaggio a Sergio Cigada, si è svolto nella capitale francese lo scorso 14 ottobre alla presenza del rettore dell’Università Cattolica Lorenzo Ornaghi e della preside della facoltà di Scienze Linguistiche, Luisa Camaiora. Ad organizzarlo Marisa Verna, direttore del Dipartimento di Scienze Linguistiche e Letterature straniere e Joëlle Gardes-Tamine, docente di Stilistica alla Sorbona con il supporto di Olivier Soutet, direttore dell'UFR di Lingua francese della stessa università e col beneplacito del rettore della Sorbona Georges Molinié.

Ad aprire i lavori l’intervento del rettore Ornaghi che ha ricordato non soltanto gli importanti studi del compianto docente della Cattolica (dalla linguistica, passando per la letteratura medievale, fino alla poesia simbolista), ma ha altresì sottolineato il suo essenziale ruolo nell'ambito della didattica e in quello istituzionale. Sergio Cigada è stato infatti tra i promotori della nascita della facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere, che ha diretto dal 1990 al 2008 e di cui è stato prorettore dal 1983 al 1986; inoltre è stato ancora Direttore del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere dal 1986 al 1990.

Ornaghi ha poi ricordato l'attenzione costante di Cigada alle giovani generazioni: «Amava ripetere che “l’università esiste per gli studenti, non per i professori. L’università è fatta per i giovani, per il loro futuro”. Con la sua presenza discreta, con le sue parole pacate e penetranti, con il suo spirito rivolto al futuro, sempre pronto ad anticipare le novità della ricerca, Cigada è stato per il nostro ateneo, e non solo, un testimone dell'unione possibile tra fede e ragione».

Ai sentiti omaggi di Françoise Berlan, professore emerito e presidente del GEHLF (Gruppo di Ricerca sulla Storia della Lingua Francese, con cui il professor Cigada ha attivamente collaborato con un progetto internazionale dedicato alla sinonimia), e di quelli di Maria Gabriella Adamo, docente dell'Università di Messina, è seguito un momento di commozione, quando Marisa Verna ha consegnato alla moglie e ai familiari presenti di Sergio Cigada un volume che riunisce, in traduzione francese, gli studi del professore sulla poesia simbolista, da Baudelaire a Mallarmé (Études sur le Symbolisme, a cura di Marisa Verna e Giuseppe Bernardelli, Milano, Educatt, 2011). Da tempo, infatti, Sergio Cigada accarezzava l'idea di riunire i suoi saggi e i suoi articoli sul tema, e di farli tradurre: dopo la sua repentina scomparsa, tale compito è stato assolto dagli allievi che ne hanno curato la traduzione e l'edizione.

La giornata è continuata con una serie di interventi che hanno dimostrato non soltanto la fondatezza, ma anche la capacità di Sergio Cigada di anticipare gli sviluppi futuri della ricerca, nell'ambito degli studi della terminologia (relazione di Maria Teresa Zanola, Università Cattolica) e della lessicografia in epoca medievale (intervento di Joëlle Ducos, docente in Sorbona). Il pomeriggio infine, ha visto come protagonisti quattro giovani studiosi, a cui Cigada era particolarmente sensibile: Davide Vago e Federica Locatelli (Università Cattolica di Milano), Francesca Paraboschi e Maria Benedetta Collini (Università degli Studi di Milano) che hanno dimostrato non solo che la scienza e la ricerca che produciamo - che Sergio Cigada ha prodotto - hanno un senso solo se altri, di generazioni successive, potranno approfittarne, ma anche un'altra testimonianza del maestro: la spinta a conoscere il mondo, ad uscire dai propri confini, non solo quelli nazionali, ma anche quelli del proprio io, per confrontarsi con l'altro.

Prova di un insegnamento che continua, come hanno dimostrato gli interventi di Joëlle Gardes-Tamine e di André Guyaux, docente di Letteratura francese in Sorbona: il primo dedicato al ruolo fondamentale della filologia per gli studi linguistico-letterari; il secondo che ha sottolineato il difficile compito dell'edizione dei testi di Rimbaud per la presenza non secondaria di puntini di sospensione "multipli" nei manoscritti, a significare un assoluto che cerca una nuova forma di espressione, anche grafica. In questa giornata è stato rinsaldato uno spirito di feconda collaborazione tra la Sorbona e l'Università Cattolica, tra Francia e Italia, proiettato al futuro. Spirito a cui aveva dato inizio, con lungimiranza, Sergio Cigada.