La psico-oncologia per la prima volta entra nel programma del Festival Internazionale del Film di Roma. Nell’ambito della sezione “Risonanze” trova infatti spazio il workshop “Cinema e Sogni”, l’evento formativo promosso a conclusione dei corsi e dei master in Psico-Oncologia della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica di Roma, in collaborazione con l’International Institute for Psychoanalytic Research and Training of Health Professionals, che si è svolto il 28 e il 29 ottobre nella sala cinematografia dell’Istituto di Stato per la cinematografia e la Televisione “Roberto Rossellini”.

Momento centrale del seminario, che la Fondazione Cinema per Roma ha voluto inserire all’interno delle “Risonanze” del Festival, è stata la proiezione del film di Paolo Virzì “La prima cosa bella”, e l’intervento dell’attore Emanuele Barresi. «L’ evento ha permesso di proporre il profondo valore del cinema come mezzo di comunicazione e del pensiero psicoanalitico come strumento di risoluzione dei possibili effetti traumatici delle emozioni suscitate dal lavoro con i malati oncologici e i loro familiari - spiega Domenico Arturo Nesci, ricercatore presso l’Istituto di Psichiatria e psicologia e coordinatore dei corsi in Psico-Oncologia della Cattolica - per migliorare la capacità di comunicare degli operatori sanitari impegnati nella cura dei malati di cancro e nel supporto psicologico ai loro familiari».

Virzì e Sandrelli sul set de "La prima cosa bella"Più in dettaglio, la sera del 28 ottobre è stato proiettato a un  large group di operatori sanitari che si dedicano ai pazienti  oncologici il film di Virzì, centrato sulla malattia oncologica,  quale stimolo per i sogni della notte. La mattina successiva gli operatori si sono riuniti nella stessa sala per condividere i sogni, stimolati dalla visione del film, in un social dreaming che verrà filmato in diretta da docenti e allievi della Scuola del Cinema. In un terzo tempo, nella stessa sede dell’Istituto Cine TV, i curatori del seminario hanno rivisto le registrazioni più significative e le rielaboreranno sempre sotto lo sguardo delle telecamere. Verrà prodotta in questo modo, successivamente, una nuova edizione del format televisivo “Doppio Sogno”, nato alla luce dell’esperienza maturata nei workshop “Cinema e Sogni”.

«La tecnica dei workshop – spiega Nesci - ideata nel 2001 insieme a Tommaso A. Poliseno, coordinatore del corso “Gruppo di Formazione dei Formatori” in Psico-Oncologia dell’Università Cattolica di Roma, è stata introdotta per promuovere la ricerca su nuove metodologie e tecniche per la formazione psicologica degli Operatori Sanitari. Abbiamo organizzato il primo esperimento di questo strumento inserendolo nel setting di una serie di workshop internazionali cui avevamo dato vita con l’aiuto di psicoanalisti, psichiatri e psico-oncologi di fama internazionale riuniti nel Comitato Scientifico della nostra associazione (IIPRTHP). Tra questi Jerome Oremland, studioso della creatività e autore di un libro su Michelangelo e gli affreschi della Cappella Sistina, Robert Pasnau e Allan Tasman, entrambi Past President dell’American Psychiatric Association, Salomon Resnik, psicoanalista che si occupa di pazienti psicotici e che è stato docente per molti anni nella Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università Cattolica di Roma e Dominique Scarfone, che ha supervisionato al Policlinico Gemelli negli anni Novanta la nostra équipe interdisciplinare di ricerca sullo studio ecografico della vita prenatale ed è stato nostro partner in un progetto bilaterale Italia-Quebec sull’uso del cinema e del social dreaming nell’educazione continua in medicina».