Dal 20 al 22 settembre si sono riuniti a Milano, nella sede di via Carducci dell’ateneo, un centinaio di studiosi da tutta Europa che fanno parte del network della Cost Action “Transforming Audiences, Transforming Societies”. Cost è un framework intergovernativo creato per rafforzare in Europa la ricerca scientifica e tecnologica attraverso il supporto alla cooperazione e l’interazione tra i ricercatori. In particolare, l’action Tats si pone l’obiettivo di coordinare ricerche e riunire studiosi europei che si occupano di media e trasformazioni delle audiences all’interno dei cambiamenti del sistema mediale, culturale e politico della società europea. Quattro le tematiche intorno a cui si articola il network: New Media Genres, Media Literacy, and Trust in the Media, Audience interactivity and participation, The role of media and ICT use for evolving social relationships, Audience transformations and social integration.

Il meeting di Milano, dal titolo “Cross-Disciplinary Collaborations and Innovation”, è stato organizzato da un gruppo di docenti coinvolti nel network della Cost Action collaboratori del centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Ateneo, OssCom, Host Institution per questa occasione: Fausto Colombo, Piermarco Aroldi e Nicoletta Vittadini.

A inaugurare il meeting, il workshop “Media industries and grassroots cultural production in the digital era”, promosso in collaborazione con la sezione Processi e istituzioni culturali dell'Associazione italiana di Sociologia con il coordinamento del professor Colombo. Quattro studiosi - Nico Carpentier della Free University of Brussels, Sonia Livingstone della London School of Economics, Peter Lunt della University of Leicester, Kim Schrøder della Roskilde University - hanno discusso i progetti di ricerca di otto giovani ricercatori italiani specializzati nell'area della sociologia della comunicazione. Il simposio si è rivelato ricco di spunti e suggestioni e ha consentito un confronto particolarmente proficuo tra studiosi diversi per appartenenza generazionale e contesti culturali di formazione. Il tema guida ha toccato una delle questioni più calde della ricerca attuale sui media, ovvero la dialettica tra la produzione industriale di cultura e la creatività spontanea e amatoriale dei pubblici.