«Il mio lavoro di preside non avrebbe senso se non riuscisse a portare concrete possibilità di lavoro ai laureati». Con queste parole il Preside della facoltà di Agraria della Cattolica di Piacenza Lorenzo Morelli ha introdotto l’incontro di martedì 19 gennaio promosso dalla SMEA, l’Alta Scuola in Economia Agroalimentare. Morelli ha voluto porre l’accento sulle ampie possibilità lavorative che una facoltà come Agraria può offrire e che non vengono collegate, nell’immaginario collettivo, alla facoltà stessa. Si spazia infatti dall’area medica a quella industriale, da quella ambientale a quella appunto economica. «La cosa importante - ha poi aggiunto il Preside - è che l’esperienza universitaria venga vissuta come una grande opportunità, capace di giocare un ruolo fondamentale per il futuro dei giovani. In questo senso – prosegue Morelli - sono vari i fattori che costituiscono il successo dei laureati: fanno la differenza le qualità personali di ogni singolo studente, accompagnate però necessariamente da un impegno costante che consenta di laurearsi nei tempi previsti, con una solida conoscenza della lingua inglese e un minimo di esperienza lavorativa alle spalle, sperimentabile con un buono stage.»

La SMEA nel corso dei suoi 25 anni si è consolidata, fino a divenire una delle Alte Scuole più prestigiose in Italia nel suo ramo. «Un percorso di studi dinamico e variegato, che fa dell’internazionalizzazione uno dei suoi punti di forza - come ha aggiunto Renato Pieri, Direttore della SMEA - e che risulta spendibile in moltissime realtà lavorative.»

Ne sanno qualcosa i tanti laureati e diplomati SMEA intervenuti all’incontro, che attualmente ricoprono posizioni prestigiose nei settori più disparati, spaziando dall’ambito commerciale e del marketing, al settore ricerca e sviluppo, così come in altri ambiti del settore terziario e del terziario avanzato.

Tutti accomunati da esperienze lavorative all’estero e da una grande flessibilità, che li ha portati a ricoprire con successo diverse mansioni. Tra questi per esempio Luca Dridani, che, dopo l’esperienza in Barilla è approdato nell’ufficio vendite della Chiesi Farmaceutica. Fulmineo il percorso del giovanissimo Stefano Baldi, 27 anni, già ricercatore di Nomisma, che segue progetti di ricerca nel comparto agroalimentare. O quella di Eraldo Secchi, direttore responsabile marketing della Cooperativa Terremerse che ha ribadito l’importanza di una formazione completa in termini di crescita umana e professionale. Testimonianza di valore è stata infine quella di Barbara Quattrini, laureata in Giurisprudenza e responsabile dell’ufficio legale di Unieuro, che ha spiegato come la SMEA le abbia consentito di confrontarsi con il mondo delle imprese e offerto gli strumenti e le nozioni necessarie per la sua professione.   

«I diplomati SMEA interpellati hanno accettato molto volentieri di intervenire – conclude il prof. Pieri - il che  sta a dimostrare il legame e l’affezione all’Università alla quale si associa evidentemente una bella esperienza.»

Il prossimo seminario SMEA è fissato a Cremona per il 27 gennaio alle ore 14.30, sul tema “Diamo forma al futuro (Shaping the future)”.