Il Papa alla FaoCommentare le parole del Papa alla Fao in diretta Tv. È stato il preside di Agraria Lorenzo Morelli ad affiancato il giornalista di Rai1 Fabio Zavattaro nella diretta televisiva che ha documentato il discorso di Benedetto XVI, lo scorso 16 novembre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. «L’approccio del Pontefice al problema della fame nel mondo è stato molto moderno - ha detto Morelli -. Sono due i punti del discorso del Papa che mi hanno particolarmente colpito. Il primo è la sottolineatura, da parte del Pontefice, del fatto che la mancanza di cibo per un miliardo di persone sia un problema legato più alla gestione delle risorse e alla responsabilità politica che non un questione legata alla carenza di alimenti. L’altro rinvia al tema della mancanza di cultura, che si traduce in carenza di rispetto per l’ambiente e di attenzione nella gestione delle produzioni alimentari, per arrivare alla considerazione, al ruolo che si attribuisce all’agricoltura, alla quale va restituita la giusta centralità».

Fondamentale è dunque il concetto del maggiore equilibrio che deve contraddistinguere le filiere agroalimentari: il problema della fame non si risolve con l’invio di approvvigionamenti, ma con una razionalizzazione dei processi produttivi e soprattutto dei mercati. «Benedetto XVI - spiega ancora Morelli - ha anche parlato delle speculazioni che non risparmiano il settore alimentare, provocando generalizzati aumenti di prezzo al consumo, senza che gli agricoltori ricevano alcun vantaggio in termini di miglioramento del reddito».

Temi, quelli affrontati, che rendono fortemente attuale il progetto di padre Agostino Gemelli, fondatore dell’Università Cattolica, che 60 anni fa volle fondare a Piacenza la facoltà di Agraria, con l’obiettivo di preservare e sviluppare la cultura, la ricerca e la conoscenza scientifica in uno dei settori che ancora oggi si rivela di un’importanza strategica a livello internazionale, considerando come il problema dell’alimentazione - per tornare al tema della Gma - rappresenti un fronte critico per la società di questo secolo.