Ha preso parte come giudice alla finale regionale della European Law Moot Court (Elmc) Francesco Bestagno, docente di Diritto dell’Unione europea presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo.

Nella competizione, che si è svolta a Neuchâtel (Ch) dal 21 a 23 febbraio 2013, si sono confrontate tredici squadre di altrettante università europee, di fronte a dieci giudici provenienti da Paesi diversi. Ogni team, dopo aver superato una fase eliminatoria molto selettiva in seguito alla presentazione di memorie scritte, ha partecipato con quattro studenti (spesso partecipanti a programmi di master) e i rispettivi “coaches”. L’Università Cattolica è stata l’unica tra le università italiane ad essere rappresentata nella finale regionale, con la presenza di un proprio docente nel collegio giudicante.

Le Moot Court sono forme di confronto internazionale tra studenti di giurisprudenza: si tratta di simulazioni di processi basate su un caso fittizio, ideato a partire dalla giurisprudenza formatasi su casi analoghi. La Elmc si svolge da 25 anni e vede la partecipazione di Università europee e statunitensi (http://zealot.mrnet.pt/mootcourt/).

Il caso affrontato quest’anno riguardava una questione di concorrenza tra imprese dell’Ue e di Stati terzi, con profili collegati al rispetto degli accordi con Stati non membri dell’Unione Europea e alla tutela dei principi costituzionali nazionali. Nel corso di sedici udienze le squadre si sono confrontate in una serie di “scontri diretti”, nei quali sono stati chiamati a rappresentare tre distinte posizioni, ossia le ragioni della Commissione europea, le ragioni dello Stato membro chiamato in giudizio, e le osservazioni super partes dell’Avvocato generale della Corte. I team sono stati valutati sia per gli argomenti giuridici presentati, sia per lo stile della presentazione e la capacità di rispondere alle sollecitazioni dei giudici. Trattandosi di una competizione bilingue, i partecipanti ad ogni udienza erano chiamati ad interloquire sia in francese che in inglese, con una riduzione di punti ai partecipanti madrelingua. La squadra vincitrice – dell’Università di Leuven - ha superato nell’udienza finale il team dell’Università di Heidelberg e si è aggiudicata il diritto di sfidare i vincitori delle altre tre finali regionali di fronte ai giudici e agli avvocati generali della Corte di giustizia dell’Ue in Lussemburgo.

Indipendentemente dai risultati, il rigore e l’impegno delle decine di persone coinvolte nella finale hanno corrisposto pienamente alla reputazione internazionale della competizione e all’obiettivo di diffondere la conoscenza e promuovere lo studio del diritto dell’Unione europea.