La “piramide rovesciata” della cura in gravidanza. Questo in particolare è stato il tema fondamentale oggetto della lettura magistrale che Kypros Nicolaides, pioniere della diagnosi e della terapia prenatale, ha tenuto il 4 maggio scorso presso il Centro Congressi Europa dell’Università Cattolica di Roma.

Nicolaides ha proposto una lecture riguardante i suoi principali studi e le ultime acquisizioni della moderna medicina prenatale. Figura di rilievo internazionale da più di 20 anni, Nicolaides ha illustrato in particolare quella che lui stesso definisce la “piramide rovesciata” della cura in gravidanza, cioè la possibilità di indagare fin dal primo trimestre sui possibili fattori di rischio per la stessa e di conseguenza gestirla. Ha mostrato inoltre le ultime evoluzione riguardanti il “test combinato” e l'altissima affidabilità da questo ottenibile. All'evento, promosso dal Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna e della Vita Nascente del Policlinico Gemelli, diretto da Giovanni Scambia, erano presenti circa 400 specialisti in ginecologia ed ostetricia, 50 ostetriche e allieve ostetriche e psicologhe esperte nel campo. La lezione è stata introdotta da Salvatore Mancuso, presidente del Comitato Etico dell'Università Cattolica.

Nicolaides, direttore dell'Harris Birthright Centre per la Medicina Fetale (prima unità di diagnosi prenatale nel Regno Unito) e della Fetal Medicine Foundation, viene citato in molte linee guida internazionali per il rilievo, l'innovazione e l'affidabilità che i suoi studi testimoniano da anni, in particolare quelli riguardanti il primo trimestre di gravidanza.

«È stato un privilegio – ha commentato Scambia - ospitare un ricercatore e un clinico di tal rilievo per la portata scientifica non solo delle tematiche proposte, ma anche dell'approccio didattico di altissimo livello con cui il professor Nicolaides offre a quanti si recano presso la sua scuola. Per questo, giovani medici della nostra Università si sono recati presso il King's College of London Hospital per affinare le capacità ecografiche in diagnosi prenatale. Questo evento – ha concluso il docente di Ginecologia e ostetricia della Cattolica - è stato un momento fondamentale di una nascente collaborazione internazionale con la Fetal Medicine Foundation».