Inaugurazione Istituto Confucio nella sede di Via Carducci_091002L’Università Cattolica di Milano diventa la prima sede lombarda dell’Istituto Confucio, l’istituzione che promuove lo scambio educativo e culturale nonché la cooperazione fra la Cina e altre comunità internazionali. L’iniziativa è frutto della convenzione siglata dal rettore dell’Università Cattolica Lorenzo Ornaghi e dalla professoressa Wang Lujiang, presidente della Beijing Language and Culture University, l’ateneo pechinese con cui è stato raggiunto l’accordo di collaborazione. Quello di Milano è l’ottavo italiano, dei 331 presenti in 103 paesi del mondo.

L’istituto Confucio, promosso in tutto il mondo dal ministero dell’istruzione cinese e dall’Ufficio per la diffusione della lingua cinese all’estero (Hanban), è un’organizzazione non profit che ha lo scopo di promuovere la lingua e la cultura cinese. In conformità ai concetti confuciani di “armonia quale bene più prezioso”, “armonia nella diversità”, promuove attivamente lo scambio culturale tra i paesi, e si prefigge la costruzione di un mondo armonioso, fiorente e pacifico. Le principali attività dell'Istituto sono corsi di lingua cinese svolti da insegnati madrelingua, sostegno alla preparazione per l’esame HSK - l’unico certificato di competenza linguistica cinese riconosciuto a livello internazionale - realizzazione di manifestazioni legate alla promozione e alla diffusione della cultura cinese.

Gli uffici milanesi dell’Istituto saranno ospitati nella sede di via Carducci 28/30, nello storico palazzo Gonzaga dell’Università Cattolica, che sono stati inaugurati lo scorso 2 ottobre. Durante la cerimonia di inaugurazione il rettore Lorenzo Ornaghi, dopo aver ricordato i 60 anni della nascita della Repubblica popolare cinese celebrati il 1° ottobre, ha sottolineato l'importanza dell'accordo: «La scelta di ospitare l’Istituto Confucio in Cattolica  - ha affermato - conferma la vocazione cosmopolita e multiculturale di Milano, città in cui ormai da tanti anni esiste una comunità cinese radicata, e inoltre qui in università abbiamo molti studenti che provengono da questo Paese. Imparare la lingua e la cultura, per noi italiani sarà uno strumento indispensabile per rendere ancora più solidi i rapporti economici e culturali fra Italia e Cina».

La professoressa Lujiang, nel sottolineare che l’accordo testimonia l’incontro fra due paesi antichi, ha auspicato che l'Istituto Confucio serva a far nascere nuovi Marco Polo e Matteo Ricci, persone che sappiano diffondere la cultura cinese in tutto il mondo. All’inaugurazione hanno partecipato anche Giuseppina Merchionne, docente di Lingua e cultura cinese in Cattolica, e Yang Changchun, rappresentante dell’ambasciata cinese in Italia. 

L’intervento di due studenti, infine, ha testimoniato l’importanza dello scambio culturale: per l’Italia è intervenuto Gabriele Libera, vincitore di una borsa di studio e studente al 5° anno di letteratura linguistica all’ateneo milanese; per la Cina ha preso la parola Mary (pseudonimo italiano), studentessa cinese iscritta alla facoltà di Giurisprudenza di largo Gemelli. Raccontando la propria esperienza, entrambi hanno manifestato il loro orgoglio ad abbattere l’indifferenza tra i popoli anche con il loro contributo.  

L’accordo tra Cattolica e Istituto Confucio fa seguito alla designazione da parte dello Hanban, nel settembre del 2008, del Servizio linguistico di ateneo (Selda) come sede ufficiale di esame, a cui è stato aggiunto il livello “advanced” come unica sede in Italia e terza in Europa. La prima seduta di HSK della Cattolica si è tenuta il 14 marzo scorso con la partecipazione di 44 studenti dell´Ateneo. L´esame Hanyu Shuiping Kaoshi è l´unico riconoscimento di livello internazionale di lingua cinese ed è organizzato dall´Ufficio per la diffusione del Cinese all´estero (Hanban) del ministero dell´Educazione della Repubblica Popolare Cinese. La prova, istituita nel 1994, si tiene regolarmente più volte all´anno in Cina e nelle principali sedi universitarie del mondo. I candidati devono sostenere una prova scritta comprendente aree diverse (tra le quali una parte iniziale di ascolto), che verifica il livello di conoscenza della lingua. L´esame è strutturato in tre livelli: basic, intermediate e, per i più bravi, advanced, ciascuno dei quali a sua volta comprendente tre gradi: A,B,C, per un totale di 9 gradi.