Dalle rive della Senna al Mississippi in un tour letterario che non conosce frontiere di tempo e di spazio: è questo il programma di Letteratura&Letterature, l’iniziativa culturale, giunta alla settima edizione con il coordinamento scientifico di Lucia Mor, docente di Letteratura tedesca, in programma dal 25 ottobre al 13 dicembre 2012. Ad esplorare gli ampi orizzonti della letteratura internazionale saranno docenti dell’Università Cattolica e attori di successo, che, ogni giovedì alle 17, nell’Aula Magna Tovini presenteranno un’opera letteraria in programma nella Stagione di prosa del Centro Teatrale Bresciano, offrendo interessanti chiavi di lettura e spunti di riflessione.

In un’epoca di sterile apparenza e di diffusa superficialità, è mai possibile che ci sia ancora chi decide di dedicare tempo alla lettura di una poesia oppure di trascorrere una serata a teatro? Fortunatamente sì e lascia ben sperare il fatto che ci siano in realtà molte persone, anche fra i più giovani, che non si spaventano di fronte alla riflessione sul senso, a volte anche molto complesso, di un’opera, qualsiasi sia la sua natura, ma che si lasciano invece stimolare e arricchire dai tanti significati che essa racchiude in sé. Prova ne è il folto e variegato pubblico, formato da studenti, studiosi e appassionati di teatro, che da anni partecipa ai giovedì letterari in Cattolica, un appuntamento divenuto ormai una tradizione: l'obiettivo è quello di offrire spunti di riflessione che non rimangano nell'ambito di una problematica specificamente letteraria, ma che da lì partono per scavare in profondità in quelle zone sempre più ignorate della persona, dove, erroneamente, si crede di non aver più il tempo né la necessità di penetrare.

Numerosi sono stati nel corso delle varie edizioni i nomi degli autori presentati, spesso distanti tra loro per epoca, cultura, stile e vicende biografiche così come altrettanto distinte e uniche per trama, personaggi e ambientazioni le opere indagate. Tuttavia, anche se non sempre è possibile rintracciare un solo filo rosso tematico o cronologico, il risultato non è quello di un percorso casuale o insensato. La produzione letteraria mondiale, pur nella specificità di ciascun testo, è tutta espressione di ciò che Goethe definì “l’universalmente umano”, quando coniò il termine Weltliteratur, ossia letteratura universale, poiché, a prescindere dalle specifiche coordinate spazio-temporali e dalle varie forme testuali, essa parla sempre e comunque dell’uomo, dei suoi dubbi e delle sue debolezze, dei suoi sogni e delle sue speranze, guardando al futuro e rileggendo il passato, interrogando inevitabilmente il lettore sul presente.

Quando poi l’attenzione si concentra su opere teatrali che ancora oggi vengono messe in scena, in alcuni casi da più di duemila anni, ci si trova di fronte a testi che non hanno mai smesso di parlare, facendo risuonare la voce dell’autore e del suo tempo, che, riattualizzandosi di epoca in epoca, si presta a una raffinata e profonda lettura della complessità dell’oggi che diviene stimolo per una riflessione critica sul singolo e sulla collettività: così le parole di una pièce teatrale hanno in sé la capacità di originare un'altra parola, di suggerire un dialogo, di stabilire una comunicazione. «Il teatro – come diceva Oscar Wilde – non è solo il punto di incontro di tutte le arti, ma è anche il ritorno dell’arte nella vita».

Il programma | Letteratura e Letterature - VII edizione [PDF] ( KB)