La nuova curia della dioceci di L'Aquila donata dall'Università CattolicaLa diocesi di L’Aquila ha una nuova sede, dopo che il terremoto aveva distrutto la precedente residenza. Il nuovo fabbricato è stato realizzato e donato dall’Università Cattolica che ha lanciato una gara di solidarietà tra il personale e gli amici dell’ateneo. La cerimonia di consegna della Residenza per la Curia arcivescovile si è svolta il 21 gennaio in località Coppito, a L’Aquila. A donare la nuova struttura all’arcivescovo monsignor Giuseppe Molinari, è stato il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Lorenzo Ornaghi, insieme al direttore amministrativo Antonio Cicchetti, e all’assistente ecclesiastico generale, monsignor Sergio Lanza. Presente anche monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare della Arcidiocesi di L’Aquila. Il capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, assente perché inviato dal Presidente del Consiglio ad Haiti per il cataclisma, ha indirizzato alla Cattolica un messaggio di plauso per la realizzazione, letto nel corso della cerimonia.

La nuova sede dell’Arcivescovado e della Curia diocesana di L’Aquila è stata realizzata in pochi mesi da una ditta veronese specializzata in edilizia civile prefabbricata e da un’impresa aquilana per le strutture di base e per le sistemazioni. La residenza su due livelli, per complessivi 680 mq di superficie, comprende gli uffici del vescovado e gli alloggi delle suore, oltre a una cappella al piano terra, e all’abitazione privata dell’arcivescovo, al primo piano.  Il fabbricato, costruito secondo avanzati criteri antisismici, è stato realizzato in legno, metallo e cemento. L’edificio si trova sulla strada fra Coppito e Preturo e sorge su un terreno di proprietà della parrocchia di Coppito.

Il rettore Ornaghi, l'arcivescovo Molinari e il direttore amministrativo Cicchetti«La residenza – ha spiegato il rettore – è stata realizzata grazie ai fondi dell’Università Cattolica e al contributo individuale dei dipendenti delle cinque sedi insieme a quello di amici dell’Ateneo del Sacro Cuore. È anche e soprattutto un segno tangibile che rafforza, con un gesto di generosità e solidarietà cristiana, la nostra concreta vicinanza alla popolazione dell’Abruzzo. Una terra particolarmente cara all’Università Cattolica e al Policlinico “A. Gemelli”, che hanno saputo offrire il loro speciale apporto sia durante l’emergenza dello scorso aprile sia, più recentemente, nella non facile opera di ricostruzione materiale e morale».

L’Università Cattolica ha partecipato dal primo momento ad alleviare le difficoltà delle popolazioni colpite innanzitutto con le strutture sanitarie di Celano e Fontecchio, che si trovano nell’area del cratere, mettendole completamente a disposizione delle istituzioni e dei cittadini e rinforzando le strutture con mezzi e personale del Policlinico Gemelli; ma anche con gli interventi della facoltà di Scienze della formazione della sede di Milano, che ha inviato personale specializzato per assistere in particolare i bambini, o grazie ai campi estivi organizzati dagli studenti della sede di Brescia.

«Ancora una volta la nostra Università ha portato un aiuto fattivo e generoso alla popolazione italiana colpita da grandi calamità - ha detto il direttore amministrativo Antonio Cicchetti -  come avvenne in Irpinia nel 1980 e, più di recente, nel vicino Molise nell’ottobre 2002, con la costruzione della Scuola elementare di Bonefro, donata nel febbraio 2003, realizzata anche in quella occasione con il contributo dei dipendenti, docenti e non docenti dell’Università Cattolica. Esprimo pertanto, anche come aquilano, un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato alla  realizzazione di quest’opera, punto di riferimento sicuro, seppure provvisorio, per la Chiesa aquilana e per il suo Arcivescovo. Questa iniziativa rappresenta un gesto di solidarietà, ma anche un simbolo della rinascita della città di L’Aquila».

Fino a qualche giorno fa il vescovo di L’Aquila era stato ospite nell'eremo di San Francesco presso le suore del Santo Volto a Carsoli. Per l’arcivescovo Molinari «non è stato facile essere vicini alla gente, pur stando in un dolce esilio. La donazione della residenza vescovile - ha detto il presule - si inserisce nel grande dono di solidarietà nei riguardi non solo del vescovo ma dell'intera Diocesi. È bene ricordare - ha concluso il vescovo metropolita di L’Aquila - che si è trattata di una opera interamente realizzata con i fondi dell'Università Cattolica, nessun euro della Curia è stato impiegato per questa costruzione». Il presule ha detto di voler intitolare la residenza a San Giuseppe e l’ha affidata alla intercessione della Madonna, la cui statua in marmo bianco, donato dalle Cave Michelangelo di Carrara, accoglie i visitatori nell’area antistante l’ingresso. Alla cerimonia sono intervenuti il presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Chiodi, il sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente, e il presidente della Provincia, Stefania Pezzopane. Erano anche presenti, tra gli altri, il preside di Medicina e chirurgia della Cattolica, Paolo Magistrelli, il direttore della sede di Roma dell’ateneo, Giancarlo Furnari, il direttore del Policlinico Gemelli, Cesare Catananti, il direttore della sede di Brescia, Luigi Morgano, e il direttore della Centro di Campobasso, Savino Cannone.