Nella condizione incerta e sfuggente del nostro tempo è ancora possibile educare? Come coltivare e difendere oggi l’esigenza educativa? Alla domanda ha cercato di rispondere il convegno “L’educazione non può finire”, organizzato dalla sede piacentina lo scorso 27 novembre. Senza educazione non avremmo futuro – affermano i promotori dell’evento - perché è una dimensione ineliminabile e concreta nella vita di tutti. Nelle trasformazioni degli scenari politici e sociali a cui stiamo assistendo, il lavoro educativo si confronta con diverse criticità, assumendone contraddizioni e problemi. Per questo è indispensabile interrogarsi su cosa effettivamente significhi pensare e fare educazione.

Al convegno piacentino sono intervenuti il professor Duccio Demetrio dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, i pedagogisti Franco Santamaria dell’Università degli studi di Trieste, Giuseppe Vico, direttore del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica, e Lucio Guasti, docente della facoltà di Scienze della formazione a Piacenza. Ad aprire il convegno monsignor Gianni Ambrosio, vescovo della diocesi di Piacenza-Bobbio. Un intervento chiave il suo: «Non va infatti sottovalutato – sottolinea la organizzatrice Vanna Iori - che nella lettera pastorale del Vescovo si parla appunto dell'educazione, così come va affermandosi da parte della Chiesa il riferimento a una esigenza educativa». L’evento ha preso spunto da un recente libro del professor Demetrio intitolato “L’educazione non è finita” e si ricollega ad analoghe iniziative promosse dalla rivista “Animazione Sociale”. «La nostra facoltà - afferma la professoressa, coordinatrice del corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione - vista la sua vocazione cattolica, pone da sempre al centro il progetto educativo e conferma anche in questa occasione l'attualità del suo approccio formativo».

Al termine del convegno sono stati consegnati i diplomi di Master universitario in “Relazioni e sentimenti nelle professioni educative e di cura” agli studenti che hanno concluso il loro percorso nell’anno accademico 2008/09. L’evento è stato accompagnato dall’esposizione di opere del pittore Claudio Benghi.