Il via alle attività didattiche per il nuovo accademico è stato dato il 1° ottobre dalla “Giornata di accoglienza per le matricole”, l’appuntamento tradizionale ospitato dall’Aula Gemelli degli Istituti biologici della sede di Roma dell’Università Cattolica e rivolto ai nuovi studenti iscritti ai corsi di laurea della facoltà di Medicina e Chirurgia e di Economia.

Hanno accolto le matricole i presidi della facoltà di Medicina e Chirurgia Rocco Bellantone, e di Economia Domenico Bodega. L’incontro è stato preceduto dalla celebrazione eucaristica presso la Chiesa centrale dell´Ateneo officiata dagli assistenti spirituali della sede universitaria e presieduta da padre Luigi Cavagna, cappellano della sede milanese, recentemente nominato ad interim Assistente ecclesiastico generale della Cattolica.

«Siete qui nella facoltà di Medicina della Cattolica – ha esordito il preside Bellantone - non solo per diventare dei bravi ‘tecnici’ ma per trasmettere alle persone sofferenti la vostra vicinanza affinché non si sentano mai soli e possano così trovare sollievo. Siamo entrati qui - ha spiegato - per far parte di una storia che è la vicenda di chi sta accanto non alla malattia ma alla persona sofferente. Se riuscirete a trasmettere ai malati che incontrerete questa filosofia avrete raggiunto il vostro obiettivo finale, quello più elevato».

«Siamo in un momento di particolare difficoltà e tensione sotto il profilo sociale ed economico – ha detto il professor Bodega rivolgendosi in particolare agli iscritti alla facoltà di Economia - e vorremmo ulteriormente sollecitare l’attenzione e la vocazione di questa università a sostenere attraverso i propri saperi e la propria responsabilità non solo lo sviluppo dell’economia ma, qui in particolare insieme alla facoltà di Medicina, tutto ciò che prioritario per il nostro Paese: fare in modo quindi che cresca con particolare attenzione alla persona nella sua interezza. Se avete scelto di essere qui a Roma nell’Ateneo cattolico – ha continuato il preside Bodega - è perché immagino che il vostro obiettivo sia di contribuire con i criteri, i dettami e i principi dell’economia a sostenere il mondo della salute. Non esiste infatti in Italia un corso di Laurea in Economia così strettamente legato alla medicina».

La parola è passata ai “testimoni della memoria”, come sono stati chiamati per l’occasione, tra i protagonisti della storia dell’Ateneo e del Policlinico Gemelli: il frate minore padre Stefano Bianchi, Giuseppe Noia, docente di Ginecologia e ostetricia, e Numa Cellini, docente di Radioterapia. Tutti e tre, raccontando la loro esperienza, hanno reso partecipi le matricole della responsabilità di essere entrati a far parte della famiglia dell’Ateneo dei cattolici italiani.