Un momento dell'iniziativa "Mettiti nei miei panni" nei chiostri di largo GemelliSono più di un centinaio gli studenti dell'Università Cattolica di Milano che hanno partecipato l’11 maggio all'iniziativa "Mettiti nei miei panni" organizzata dai ragazzi del Servizio civile dell'ateneo in collaborazione con alcuni studenti disabili. Seduti su una sedia a rotelle o con gli occhi bendati, gli studenti hanno attraversato i cortili e i corridoi dell'ateneo di largo Gemelli per calarsi nelle vesti di chi deve spostarsi abitualmente in carrozzina o deve orientarsi affidandosi agli occhi di qualcun altro. «L'idea di questa giornata è nata al termine di un corso di formazione che noi ragazzi del Servizio civile abbiamo svolto con Mara Cabrini, una delle tre consulenti pedagogica del servizio - spiega Concetta Lauteta, 23 anni, studentessa di Economia -. Avevamo svolto una simulazione di cosa vuol dire muoversi in carrozzina. È stata un'esperienza interessante e abbiamo deciso di proporla anche agli altri studenti».

Una giornata di sensibilizzazione "sul campo", che ha permesso agli studenti dell'ateneo milanese di toccare con mano la vita quotidiana e i problemi che deve affrontare ogni giorno chi ha una disabilità motoria. Accompagnati da una persona disabile con cui condividere sensazioni ed emozioni. Un'esperienza molto forte per i partecipanti, come spiega Antonella Semerano, 21 anni, studentessa di Scienze della formazione: «Chi ha fatto il percorso in carrozzina dice di essersi sentito come una formichina: quando si osserva la realtà da un punto di vista più basso le proporzioni vengono sballate. Mentre chi ha fatto il percorso visivo ha sottolineato il senso di paura e di stordimento».

I ragazzi del Servizio civile dell'Università Cattolica 2011Tutto il progetto "Mettiti nei miei panni" è stato elaborato in poco più di due mesi dai ragazzi del Servizio civile, guidati da Luigi d'Alonzo, docente di pedagogia speciale e delegato del Rettore per il Servizio integrazione studenti con disabilità e studenti con dislessia dell'Università. Al termine del percorso, a tutti i partecipanti è stato chiesto di compilare un questionario: i risultati verranno presentati in autunno, con l'inizio del nuovo anno accademico, in occasione della seconda edizione di "Mettiti nei miei panni". «Il prossimo anno vorremmo replicare questa iniziativa ed estenderla anche ai docenti», conclude Concetta Lauteta.

Sono più di 400 gli studenti disabili che studiano in Cattolica (tra le sedi di Milano, Brescia e Piacenza-Cremona). In dieci anni sono aumentati del 200%, a partire dalla legge 17 del 1999 che ha favorito, con l’esonero parziale o totale della tasse universitarie, la loro accoglienza negli atenei italiani. Da allora l’università Cattolica si è dotata di uno specifico servizio per integrare gli studenti con disabilità: motoria - sono la maggior parte -, visiva, uditiva.


[per gentile concessione dell'Agenzia Redattore Sociale]