Un momento dell'intitolazione del Giardino Lazzati, con la vice sindaco Ada Lucia De Cesaris - credits foto: Comune di Milano

Un giardino di Milano porta  il nome di Giuseppe Lazzati, rettore dell'Università Cattolica dal 1968 al 1983. Vicino a via Ippolito Nievo, dove Giuseppe Lazzati abitava, alla chiesa dell'Istituto Leone XIII, dove si recava ogni mattina per la Messa, e alla fermata del tram sui cui ogni giorno saliva per recarsi in università. Lo ha deciso la Giunta di Palazzo Marino, su proposta degli Assessorati alla Cultura e allo Sport del Comune di Milano, che hanno voluto riconoscere il suo impegno  culturale, religioso e civile. La cerimonia di intitolazione si è svolta sabato 22 giugno alla presenza dei familiari, della vice sindaco, Ada Lucia De Cesaris, del presidente del Consiglio Comunale, Basilio Rizzo, e del consigliere comunale, Andrea Fanzago.

«Giuseppe Lazzati che oggi ricordiamo con l’intitolazione di questo giardino - ha detto la vicesindaco nel suo discorso, citando le parole del cardinale Carlo Maria Martini - ha dato un contributo decisivo alla elaborazione e diffusione di quella spiritualità e teologia del laicato che muove dal convincimento che per loro vocazione proprio i laici hanno». «Lazzati - ha aggiunto la vicesindaco De Cesaris - non è stato solo una figura importante che ha accompagnato la nascita del nostro Paese libero e democratico e delle sue istituzioni, ma ha rappresentato per Milano e in particolare per i giovani una guida, nel suo ruolo prima di professore e poi rettore dell’Università Cattolica, sempre impegnato nel difendere la formazione dei giovani generazioni e nel valorizzare le loro potenzialità e talenti».

Giuseppe LazzatiLaureato alla Cattolica, Lazzati è stato professore incaricato, poi ordinario di Letteratura cristiana antica (1958-1979) e preside della facoltà di Lettere (1965-1968). Ha vissuto il dramma dei lager. Dopo l'8 settembre 1943 fu internato nei campi di sterminio di Deblin, Sandbostel e Wietzendorf: rinunciò alla possibilità di rientrare in Italia per seguire la sorte degli altri ufficiali prigionieri, ai quali tenne conferenze e lezioni di cultura religiosa come "scuola di libertà". Rientrato in Italia il 31 agosto 1945, fu deputato alla Costituente (1946-47) e alla prima legislatura repubblicana (1948-1953).

credits foto intitolazione Giardino Lazzati: Comune di Milano