Al centro Mons. GiuliodoriL’assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica monsignor Claudio Giuliodori ha visitato il 26 novembre la sede piacentina. Nel pomeriggio ha incontrato i docenti e il personale tecnico-amministrativo. A dare il benvenuto l’assistente pastorale don Mauro Bianchi e il direttore di sede Mauro Balordi che, dopo aver presentato una panoramica della sede di Piacenza-Cremona, ha voluto sottolineare l’importanza del “sistema di valori” su cui si basa l’ateneo.

«Mi riferisco ai valori dell’Università Cattolica - ha spiegato il direttore -, che di recente sono stati approfonditi in una serie di incontri formativi rivolti a chi ricopre incarichi manageriali. Proprio la positiva sperimentazione di questo percorso formativo ci ha portati alla decisione di estenderlo a tutto il personale tecnico amministrativo, per approfondire e condividere i valori distintivi del nostro ateneo: quei valori che, se incarnati, fanno sì che lo studente che viene in Cattolica trovi un ambiente diverso da quello di qualsiasi altra Università. Il primo di questi valori, trasversale a tutti gli altri, è proprio la “presenza cattolica”».

Secondo il direttore di sede ha senso parlare di un sistema di valori se questi si traducono in comportamenti. «A gennaio inizieremo questo lavoro di approfondimento, per poi portare i risultati in un’assemblea plenaria del personale in occasione della Giornata universitaria. Un’iniziativa da rilanciare sia verso l’esterno, per far conoscere la missione del nostro ateneo, sia verso l’interno per far crescere l’appartenenza».

Monsignor Giuliodori ha aperto il suo intervento sottolineando l’importanza della mission dell’Università Cattolica. «Il fatto che l’ateneo disponga di un Centro pastorale universitario è il contrassegno, la garanzia dell’identità cattolica dell’Università, quale realtà accademica nata nell’ambito cattolico, la cui mission è di leggere e interpretare la società contemporanea e proporre percorsi virtuosi». Da questo concetto scaturisce l’importanza di riscoprire il ruolo che la cultura cattolica ha in ambito educativo, culturale e professionale.

Una particolare riflessione merita anche la nomina in Università di un Vescovo. «La scelta risponde a esigenze espresse sia dalla Santa Sede che dall’Istituto Toniolo di portare la Chiesa a essere ancora più vicina all’Università Cattolica intensificando i rapporti fra l’ateneo e le realtà pastorali delle parrocchie e delle associazioni». L’obiettivo è che ogni diocesi abbia un suo delegato per i rapporti con l’Università, valorizzando i centri culturali e le associazione di ex alunni per rafforzare i legami dell’ateneo con il territorio.

«Conservare la matrice della nostra Università» è l’invito che il Vescovo ha rivolto ai presenti, esprimendo il suo apprezzamento per il lavoro svolto da tutte le componenti dell’ateneo. «Questo patrimonio - ha detto riferendosi anche all’importanza dei momenti formativi e liturgici - trae linfa vitale anche dalla nostra identità cattolica. Si respira il senso di una mission che va oltre il servizio agli studenti, contribuendo alla crescita, anche spirituale, comune».

Monsignor Giuliodori ha sottolineato anche l’avvicinarsi del 25esimo anniversario della costituzione apostolica Ex Corde Ecclesiae, nella quale Giovanni Paolo II definisce le caratteristiche delle università cattoliche: un testo da rileggere e valorizzare. L’ateneo del Sacro Cuore è chiamata ad affrontare una serie di sfide culturali a cui deve rispondere su basi scientifiche in quanto, come enunciato nel documento pontificio, il primo fine delle università cattoliche deve essere quello di essere al servizio della verità sulle questioni fondamentali che riguardano l’uomo e il suo destino. Un compito ribadito anche nell’esortazione post-sinodale di Papa Francesco Evangelii gaudium, in cui il pontefice sottolinea il ruolo dell’Università Cattolica nell’evangelizzazione attraverso la cultura, le relazioni umane e il dialogo fra fede, ragione e scienza.

In serata l’assistente ecclesiastico generale ha incontrato gli studenti del collegio S. Isidoro. Un altro appuntamento molto partecipato in cui ha richiamato il carattere distintivo della vita universitaria in Cattolica.