Un modo più rapido di inserirsi nel mondo del lavoro, che formerà commercialisti più giovani e già con una buona esperienza fin dall’inizio della carriera. È la novità introdotta dall’accordo tra l’Università Cattolica e gli ordini dei commercialisti di Milano, di Piacenza e di Cremona stipulato formalmente lo scorso 4 maggio. Gli studenti che seguiranno i piani di studio, definiti e concordati con le facoltà di Economia della sede di Milano e di Piacenza-Cremona, saranno esonerati, se iscritti alla triennale, dalla prima prova dell’esame di Stato (sezione B). Gli iscritti a un corso di laurea magistrale potranno invece svolgere parte del tirocinio professionale, fino a 1.000 ore, nel corso del biennio magistrale di studi ed essere esonerati dalla prima prova dell’esame di Stato per l’accesso all’Albo (sezione A).
Per quanto riguarda la sede di Milano, l’accordo riguarda gli studenti iscritti al corso di laurea triennale in Economia e legislazione d’impresa e a quello magistrale in Economia e legislazione d’impresa, profilo “Professionale”; al corso di laurea triennale tardo pomeridiano-serale di Economia e gestione aziendale e a quello magistrale tardo pomeridiano-serale di Mercati e strategie d’impresa, profilo “Professionale”. Questi corsi indicano negli obiettivi specifici la formazione alla professione di dottore commercialista ed esperto contabile, ma anche la preparazione per lo svolgimento dell’attività di revisore legale dei conti.
Nella sede di Piacenza sono interessati il corso di laurea triennale in Economia aziendale, curriculum Economia e management, profilo professionalizzante in Libera professione, e il corso di laurea magistrale in Gestione d’azienda, profilo professionalizzante in Libera professione. Infine a Cremona la convenzione riguarda il corso di laurea triennale in Economia aziendale, curriculum in Economia e gestione delle imprese, profilo professionalizzante in Libera professione.
«Uno dei doveri del mondo accademico – ha dichiarato prima delle firme di rito il rettore della Cattolica Lorenzo Ornaghi – è quello di introdurre i propri studenti nel mondo del lavoro. Sottoscrivendo questa convenzione l’ateneo si impegna a preparare giovani che abbiano non solo un elevato livello di competenze specifiche in ambito contabile, ma anche una visione aperta e responsabile dello sviluppo dell’economia e della società».
Il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Milano Alessandro Solidoro ha invece voluto ricordare che i professionisti che è chiamato a rappresentare «non fanno parte di un mondo chiuso in se stesso. Anzi, al contrario siamo una categoria decisamente aperta e pronta a tendere la mano ai giovani come del resto dimostra l’accordo con la Cattolica che per noi rappresenta una grande soddisfazione. Grazie alla nuova struttura dei corsi di laurea in linea con la convenzione, gli studenti avranno la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro in modo più veloce e professionale e dunque potremo avere commercialisti più giovani e già con una buona esperienza fin dall’inizio della carriera».
Alla presentazione della convenzione è intervenuto il preside della facoltà di Economia di Milano Domenico Bodega e la professoressa Anna Maria Fellegara in rappresentanza della facoltà di Economia piacentina. Per l’Ordine dei Commercialisti di Piacenza era presente il presidente Carlo Eugenio Lopedote secondo il quale «oggi è richiesta una sempre maggiore specializzazione e attraverso questa convenzione saremo in grado di trovare studi che si occupano di una specifica branca della professione. La parte restante della formazione verrà integrata dalla Scuola di praticantato attiva a Piacenza. Per l’Odcec di Cremona è intervenuto il presidente Ernesto Quinto: «La realtà del nostro Ordine è piccola, con 250 iscritti e 25 praticanti, ma può contare sulla passione dei giovani. Siamo felici di tornare ad abbeverarci all’Università, vecchia sede della nostra formazione. Questa convenzione dà la possibilità ai giovani di anticipare l’ingresso nel mondo del lavoro e questo è importante perché, se prima i tempi erano molto più lunghi, oggi la carriera si forma nei primi dieci o quindici anni di lavoro. Come Ordine - ha concluso Quinto - noi forniremo tutto il supporto possibile all’Università e agli studenti, mettendo a disposizione gli studi professionali, l’ambiente e gli stimoli necessari».