Un momento dell'accordo tra Università Cattolica e Sebrae. Da sinistra Mario Molteni, Luiz Barretto e Lorenzo OrnaghiUn’intesa per sostenere la piccola e media impresa brasiliana e italiana. È un accordo di reciprocità quello che legherà l’Università Cattolica del Sacro Cuore con il Brasile e prevede di promuovere iniziative di formazione e consolidare i programmi di scambio internazionale. Ma anche di condividere le best practices aziendali e creare partnership con le maggiori istituzioni nazionali e continentali. Sono queste le principali finalità della convenzione quadro che l’ateneo ha siglato lunedì 3 ottobre con il Sebrae, il Servizio brasiliano per lo sviluppo delle piccole e medie imprese. L’intesa è stata firmata dal rettore Lorenzo Ornaghi e da Luiz Barretto, neo eletto presidente del Sebrae. «Questa convenzione - ha affermato il rettore Ornaghi - testimonia la volontà di rafforzare le relazioni di scambio e intraprendere nuove attività comuni, i cui obiettivi fondamentali sono l’incremento delle reciproche competenze nel settore della formazione e la costituzione di alleanze strategiche con le istituzioni dei nostri Paesi per la promozione della piccola e media impresa a livello internazionale». Una delle priorità della cooperazione bilaterale è infatti l’incremento delle competenze delle due parti coinvolte e lo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane e brasiliane.

La gestione scientifica e operativa delle attività che rientrano nella convenzione sarà affidata al sistema Alte Scuole dell’Università Cattolica, in particolare alle due aree dell’Alta Scuola Impresa e Società (Altis): Pmi e distretti produttivi e Strategie e sostenibilità. «L’accordo con il Sebrae è in piena sintonia con la missione dell’Altis - ha detto Mario Molteni, direttore dell’Altis, presente alla firma dell’accordo - che si propone di essere un ponte verso i paesi Brics e le economie emergenti. Inoltre, l’intesa dà organicità a una serie di progetti che Altis e Università Cattolica già da alcuni anni hanno avviato con il Brasile». Per Luiz Barretto la convenzione acquista un significato rilevante in quanto va ad arricchire la rete di partnership che il Sebrae ha con qualificate realtà europee. Nello stesso tempo accresce le opportunità di innalzare il livello di formazione dei suoi dipendenti e consulenti.

«Il nostro Paese - ha detto Barretto - attraversa un periodo di grande crescita economica, paragonabile al boom economico italiano del secondo dopoguerra». I numeri parlano chiaro: un Pil annuo pari al 7,5%, 217 milioni di cellulari, 155 milioni di voli aerei nel 2010, quarto maggiore produttore mondiale di autoveicoli, 17,4 milioni di domicili connessi a Internet, 21 milioni di brasiliani usciti dalla povertà e 36 milioni entrati nella classe medio-alta. «Ciononostante - ha aggiunto Barreto - uno dei maggiori problemi del Brasile resta la gestione dell’imprenditorialità e la scarsità di manodopera specializzata: due ambiti sui quali il Sebrae ha necessità di lavorare, anche grazie al sostegno di Altis».

L’accordo, che avrà una durata quinquennale, consentirà a Sebrae e Università Cattolica di collaborare a ricerche e progetti nell’ambito dei grandi eventi che Italia e Brasile ospiteranno nel prossimo futuro: 2014-Coppa del Mondo in Brasile, 2015-Expo di Milano e 2016-Olimpiadi a Rio de Janeiro.