Il tavolo dei relatori intervenuti alla presentazione del nuovo Centro di ricercaUno spazio di lavoro sistematico per l’analisi delle politiche della formazione, lo studio e lo sviluppo strategico di sistemi e modelli dell’education e dell’higher education, l’azione di research&development nel campo della formazione. È nato in Università Cattolica il nuovo Centro studi e ricerche sulle politiche della formazione (Ceriform), presentato lo scorso 12 dicembre nel corso di un convegno. L’evento ha dato l’occasione per discutere del recente volume “Politiche pubbliche e formazione”, curato da Renata Viganò e Cristina Lisimberti, con la partecipazione di Mario Giacomo Dutto, già direttore generale del Ministero dell’Istruzione, Alberto Brugnoli, direttore generale Eupolis Lombardia, Bruno Dente, docente di Analisi delle politiche pubbliche al Politecnico di Milano, Enrico Periti, direttore amministrativo dell’Università degli studi di Brescia, Susanna Mantovani, docente di Pedagogia generale all’Università Bicocca, Giuseppe Colosio, direttore generale del Provveditorato agli studi della Lombardia. Gli interventi hanno sottolineato la necessità di rinnovare la scuola perché diventi uno strumento funzionale alla politica pubblica, un percorso che il nuovo Centro vuole provare a supportare.

A differenza di quanto avviene in molti altri Paesi, in Italia non esistevano fino ad ora, né all’interno né all’esterno del sistema universitario, strutture di ricerca attive nell’analisi delle politiche pubbliche e del policymaking nell’area dell’istruzione e della formazione. Colmando questa mancanza, il nuovo Centro di ricerca della Cattolica, diretto della professoressa Renata Viganò, rappresenta una importante novità che si pone diversi obiettivi. Il primo è analizzare le politiche scolastiche, universitarie, i sistemi di formazione, (fra cui i sistemi,  modelli e strategie dell'higher ed executive education), le procedure, le politiche e le normative relative alla valutazione dell’apprendimento, ai Qualification Frameworks e al riconoscimento del prior learning. Un secondo fine è il monitoraggio e la valutazione dei sistemi di istruzione e formazione, delle pratiche e delle metodologie di ricerca connesse con la progettazione e lo sviluppo di questi sistemi. Importante sarà poi orientare la ricerca, e le attività correlate, alla comprensione e all’avvaloramento specifici della dimensione dell’education come nucleo a cui riferire gli interventi nel campo della formazione; perseguire approcci di ricerca inter- e multidisciplinare e metodologie diversificate, in riferimento alle esigenze del research&development nel campo della formazione; accompagnare attraverso specifiche metodologie di ricerca applicata ai processi di analisi, valutazione e change management delle istituzioni e delle organizzazioni del sistema di istruzione e formazione, con particolare attenzione al knowledge-transfer, al knowledge-creating, all’evidence-based management, all’empowerment dei soggetti e delle organizzazioni.