La ventiquattresima edizione del Premio Canova di letteratura economica e finanziaria è stata vinta dal volume I fondi sovrani di Alberto Quadrio Curzio e Valeria Miceli (Il Mulino). La cerimonia di consegna si è tenuta lo scorso 29 novembre al Grand Hotel Parco dei Principi a Roma alla presenza dei coordinatori del riconoscimento Luigi Giovannelli e Nicola Granati. Alberto Quadrio Curzio, già preside della facoltà di Scienze politiche dell’Università Cattolica, docente di Economia politica e vice presidente dell’Accademia dei Lincei, insieme alla ricercatrice Valeria Miceli, ha analizzato nel volume premiato un un fenomeno ancora poco conosciuto, in forte crescita, che attraverso importanti investimenti finanziari appare in grado di determinare vistosi cambiamenti nello scenario geopolitico.

I fondi sovrani (FoS) che appartengono a paesi come Cina, Kuwait, Abu Dhabi, Libia, possiedono infatti una enorme capacità di investimento in grado di condizionare le scelte finanziarie, industriali e anche politiche dei paesi avanzati che, stretti nella crisi, hanno bisogno degli investimenti dei FoS. Eclatanti operazioni sono state fatte dai FoS  negli USA, in Europa e anche in Italia come si ricorda con l’ingresso, che fece epoca, del Fondo Sovrano Libico nel capitale della Fiat e recentemente in Unicredit. Nel libro si nota come il grande potere dei FoS, che controllano ormai quasi 4 mila miliardi di dollari (oltre 3 mila mld di euro), si concentri nelle mani di pochi grandi operatori. Tanto che gli autori li definiscono «fondi del sovrano», mettendo in evidenza il rischio che questi fondi possano condizionare gli equilibri tra stati poco democratici possessori dei FoS e stati democratici destinatari degli investimenti.