Ampio Impegno per un ampio respiro”. È il tema della nona Giornata mondiale della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (Bpco), celebrata oggi, mercoledì 17 novembre, e promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Associazione italiana pazienti Bpco onlus. Il tema della Giornata vuole indicare l’azione sinergica di pazienti, ricercatori, istituzioni alla lotta contro la Bpco, per sostenere i diritti del paziente e per il riconoscimento della Bpco come malattia cronica ed invalidante.

La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, infatti, è una patologia cronica che colpisce l'apparato respiratorio con la progressiva ostruzione delle vie aeree e la distruzione di aree polmonari più o meno ampie. Si tratta di una malattia progressiva e debilitante che si manifesta con una crescente difficoltà di respirazione, tosse e catarro cronici. La dispnea (fiato corto) peggiora nel tempo e può compromette gravemente la qualità di vita di chi ne soffre impedendo lo svolgimento delle normali attività quotidiane. La Giornata è finalizzata alla sensibilizzazione e all’accrescimento della consapevolezza dei cittadini sulle malattie respiratorie e alla sollecitazione di politiche sanitarie per una maggiore tutela della salute dei polmoni. «La Bpco ha una prevalenza nella popolazione generale superiore al 5% con valori molto più elevati negli anziani – spiega Riccardo Pistelli, responsabile dell’Unità operativa di Fisiopatologia respiratoria presso il Complesso Integrato Columbus-Policlinico Gemelli - . Attualmente è fra le prime cinque cause di morte nel mondo e si stima che ne diverrà la terza nel 2020. Inoltre è responsabile di elevati costi di assistenza, principalmente dovuti ad una evoluzione verso l'insufficienza respiratoria cronica e ai ricoveri ospedalieri per le riacutizzazioni che ne caratterizzano il decorso».

La progressione della malattia è direttamente correlata all’esposizione ai fattori di rischio fra cui il principale è il fumo di sigaretta. «Per questo motivo – aggiunge Pistelli - il Servizio di Fisiopatologia respiratoria del Complesso Integrato Columbus segue con regolare follow-up circa 400 pazienti e svolge un'attività di centro antifumo censito dall'Osservatorio su Fumo Alcool e Droga dell'Istituto Superiore di Sanità. Il Servizio svolge inoltre, unico esempio nel Lazio e in tutta l'Italia Centrale, un'attività di diagnosi spirometrica (indispensabile per la diagnosi di Bpco) senza appuntamento in tutti i giorni feriali dell'anno».

«Migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da Bpco è il nostro obiettivo - conclude Pistelli - che ci vede impegnati nella partecipazione di importanti trials clinici internazionali che hanno come oggetto lo sviluppo di nuovi farmaci per la terapia di tale patologia. Inoltre stiamo lavorando a due studi finanziati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa): il primo sull’ efficacia dei programmi educazionali del paziente affetto da Bpco e il secondo, coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, sugli esiti a lungo termine della Bpco in relazione alla farmaco utilizzazione individuale».