Quando la cultura chiama la Cattolica risponde presente. Sempre. A confermarlo è la XIII edizione della Settimana della Cultura, l’iniziativa indetta dal Ministero per i Beni e le attività culturali che si è svolta tra il 9 e il 17 aprile scorso e che ha visto la nostra università particolarmente attiva.

All’interno della sede milanese dell’ateneo si è svolta infatti una passeggiata “archeologica” per riscoprire la ricchezza di un passato che le indagini, e gli studi condotti, delineano con sempre maggior chiarezza e le cui tracce, pur disperse, sono ancora ben presenti nei luoghi che quotidianamente docenti e studenti frequentano. Altre iniziative hanno invece riguardato le aree archeologiche di cui l’Istituto si occupa da lungo tempo, con lavori e progetti che negli anni hanno compreso attività di scavo e ricerca, ma anche di valorizzazione e promozione. In particolare, nel corso della Settimana della cultura, si sono susseguite visite guidate ai resti del battistero di San Giovanni alle Fonti, fondato dal vescovo Ambrogio, e ai resti della basilica paleocristiana di Santa Tecla, conservati sotto il sagrato del Duomo, il cui nuovo allestimento è stato curato dagli archeologi della Cattolica nell’ambito del più ampio progetto Piazza Duomo prima del Duomo. Altre visite guidate sono state organizzate nell’area del Teatro Romano sottostante il palazzo della Camera di Commercio, in via Meravigli, dove da alcuni anni una riuscita collaborazione, tra Università Cattolica e Camera di Commercio, permette di scoprire le testimonianze di questo antico edificio attraverso un percorso museale innovativo. Tutte le visite guidate sono state tenute dagli archeologi che hanno preso parte alle ricerche e che, quindi, hanno messo a disposizione dei visitatori tutta la loro esperienza e il loro entusiasmo.

Lo scorso 16 aprile, nella sede della biblioteca comunale di Trezzo sull’Adda, la professoressa Silvia Lusuardi Siena e la sua equipe hanno invece presentato alla cittadinanza trezzese l’esito di anni di lavoro e di studio dell’Istituto di Archeologia. Sono stati infatti resi noti i risultati delle ultime campagne di scavo che hanno visto il contributo di molti collaboratori e studenti che, in quel di Trezzo sull’Adda, si sono formati “sul campo”, portando in luce i resti di diversi edifici tra cui la chiesa di S. Michele e parte della necropoli che circondava l’edificio di culto. Negli anni ’70 Trezzo sull’Adda salì alla ribalta dell’archeologia medievale in seguito all’eccezionale ritrovamento di tombe con ricchissimi corredi e anelli sigillari longobardi; pochi anni dopo, in occasione della costruzione di un complesso residenziale, venne alla luce la chiesa di San Martino, edificio altomedievale sorto a monumentalizzare sepolture di membri di rango elevato della società longobarda. Gli scavi che dal 2006 al 2010 hanno visto la partecipazione degli studenti di Archeologia della Cattolica si inseriscono dunque in una lunga tradizione di studi sul territorio trezzese, la cui importanza da un punto di vista scientifico è riconosciuta a livello nazionale. Il favore e l’interesse che la XIII Settimana della cultura ha incontrato e riscontrato è stato testimoniato non solo dal forte afflusso di visitatori, ma ancor di più dalla curiosità manifestata da molti, che hanno auspicato il moltiplicarsi di simili occasioni di conoscenza di realtà talora nascoste, ma che rappresentano e costituiscono un patrimonio di tutti.