Elena Taurini alcuni mesi fa aveva scritto a Cattolicanews il suo “Postcards” per raccontare la sua esperienza di Double Degree in Spagna. E proprio da Siviglia ha appreso tramite il giornale on line della Cattolica la triste notizia della morte del professor Cesare Scurati. Per lei, studentessa di Psicologia, è scattato, insieme alla tristezza, il desiderio di ricordare un professore speciale. Un gesto che, forse avrebbe commosso un uomo solo apparentemente burbero, che alla scuola e agli allievi ha dato tutta la sua vita.


di Elena Taurini *

Elena TauriniL’immagine del professore universitario è sempre capace di intimidire lo studente, che, da poco uscito dal liceo, si sente inevitabilmente piccolo e insignificante davanti a chi rappresenta il vertice riconosciuto della carriera scientifica e professionale. La sensazione, per me iscritta al primo anno di psicologia, è stata ancora più intensa al momento del primo contatto con il professor Scurati: una persona la cui autorevolezza, unita all’atteggiamento severo e taciturno, sembrava essere il segno di una necessaria e incolmabile lontananza. Ho impiegato poco a comprendere che mi stavo sbagliando. Il dialogo occasionato dalla progettazione di una tesina mi ha rivelato subito il profilo di un uomo che, lungi dal compiacersi del proprio ruolo, interpretava davvero l’insegnamento come occasione per far crescere gli allievi.

Ho incontrato una persona che ha messo generosamente a mia disposizione non solo la sua competenza specifica, ma un universo di cultura, intesa nel suo senso più vero e dinamico, di continua indagine sulla feconda e sempre nuova interrelazione tra idee e conoscenze. Quelle conversazioni non solo m’hanno permesso di accedere a un mondo di riflessioni che, da sola, forse non avrei mai conosciuto, ma mi hanno anche fatto capire che il docente – quanto interpreta il suo ruolo con la passione e la convinzione che animavano l’impegno universitario del professor Scurati – non è affatto distante dagli studenti, ma riconosce in loro i suoi interlocutori necessari: non solo tasselli del pubblico anonimo delle lezioni, ma individui che testimoniano concretamente, con i passi della loro crescita individuale, il valore di chi ha saputo formarli. Competenza e passione sono le coordinate del ricordo che porterò sempre con me.

* studentessa del secondo anno del corso di laurea magistrale in “Psicologia clinica: salute, relazioni famigliari e interventi di comunità”, sede di Milano