CassandraIl Teatro alle Colonne di San Lorenzo in Corso di Porta Ticinese 45, uno spazio teatrale nel cuore storico della città di Milano, ospita la stagione teatrale collegata alle attività didattiche dell’ateneo di largo Gemelli. Primo e unico esempio di cartellone teatrale completamente dedicato al teatro classico in Italia, la rassegna Mercoledì alle Colonne e spettacoli "off" nasce da una convenzione tra l’Università Cattolica e l'associazione di promozione culturale Kerkís. Teatro Antico In Scena, sorta nel 2011 da un gruppo di docenti e di studenti della sede milanese mossi dalla comune intenzione di promuovere non solo all’interno dell’Università, ma anche nel territorio milanese e lombardo, lo studio, la conoscenza e l’organizzazione di eventi legati al teatro antico, con la messinscena di testi antichi e di loro rielaborazioni dalla commedia dell’arte alle riscritture contemporanee.

La stagione si è aperta mercoledì 15 gennaio 2014 alle 20.30, con Cassandra. Da Omero a Christa Wolf, regia di M. Schmidt con Elisabetta Vergani, prodotto con il patrocinio del Ministero dei Diritti e delle Pari Opportunità: assistiamo a un percorso immaginario dentro all’esperienza di Cassandra, carico di atmosfere arcaiche e potenti che provocatoriamente interrogano sul senso della guerra, considerato dalla prospettiva femminile, che fa esclamare alla Cassandra di Christa Wolf: "Si sa sempre quando comincia la guerra, mai quando comincia la vigilia della guerra!".

Secondo appuntamento giovedì 23 gennaio con uno Studio per la messinscena dell’Agamennone di Eschilo, con la direzione artistica di Christian Poggioni: gli attori sono studenti ed ex allievi dell’Università Cattolica e soci di Kerkís. Teatro Antico In Scena, determinati nello studio della prima tragedia della grande trilogia del 458 a.C., l’Orestea: un testo denso di ponderosa arcaicità che tocca corde assai vive anche per la sensibilità moderna (l’omicidio di consanguinei, la vendetta, l’hybris, la colpa, la necessità del fato, la forza femminile davanti a quella maschile, il potere rappacificante della legge).

AnfitrioneMercoledì 29 gennaio replica l’Anfitrione di Plauto, prodotto dal Corso di Alta formazione Teatro Antico In Scena dell’Università Cattolica: una gustosa tragicommedia che diverte lasciando pensieroso il pubblico attorno al complesso tema della propria identità. La scena rappresenta la lunga notte in cui venne generato l’eroe Ercole nella casa di Anfitrione: nel corso della storia l’identità dei protagonisti viene incrinata da un beffardo gioco di ‘doppi’ nel quale Giove entra nelle vesti di Anfitrione e Mercurio in quelle di Sosia.

Mercoledì 5 febbraio Christian Poggioni ripropone una intensa interpretazione dell’Apologia di Socrate di Platone, il famoso discorso di autodifesa del filosofo condannato a morte. Mercoledì 12 febbraio una compagnia di ex studenti dell’Università di Urbino, riuniti nell’Associazione La resistenza della poesia, guidati dal professor Roberto Danese, propone i Menecmi di Plauto, un’altra divertente commedia giocata sugli equivoci dei ‘doppi’.

Giovedì 13 febbraio con Violenza di donna, Chiara Arrigoni e Giulia Quercioli dell’Associazione Kerkís. Teatro Antico In Scena propongono la riscrittura di quattro episodi tratti dal mito epico e tragico antico, dai quali emergono atti di violenza femminile: violenze subite, violenze inferte ad altri (ma anche a se stesse).

AndromedaMercoledì 26 febbraio viene presentato un evento particolare, diviso in due momenti, nel quale si uniscono più arti: testi poetici, immagini, suoni, arte liutaia. Nella prima parte la trama della perduta tragedia Andromeda di Euripide prende vita, su un testo ricostruito da Elisabetta Matelli, da un quadro del 1513 di Piero di Cosimo, attraverso la lettura scenica di Christian Poggioni con Chiara Arrigoni e Livia Ceccarelli, accompagnati dai suoni che l’Ensemble Sangineto propone attraverso curiosi strumenti musicali copiati dal quadro stesso. Nella seconda parte, dando continuità all’idea dei Tableaux vivants, il gruppo Ensamble Sangineto suona strumenti musicali ricostruiti da disegni e affreschi di maestri del Rinascimento italiano.

ElenaIl tema del doppio entra nuovamente in scena mercoledì 19 e 26 marzo con l’ilarotragedia Elena di Euripide, prodotta dal Laboratorio di Drammaturgia antica e riproposto dagli attori di Kerkís. Teatro Antico In Scena.

Da mercoledì 28 maggio a sabato 31 maggio va in scena la commedia Rane di Aristofane prodotta dal Corso di Alta Formazione Teatro Antico in Scena 2014 dell’Università Cattolica di Milano in collaborazione con Kerkìs. Teatro Antico In Scena e Accademia di Belle Arti di Brera: un testo che attraverso un concentrato di espedienti comici, che diverranno poi canonici nel teatro di epoche successive, affronta il viaggio nell’Ade di Dioniso travestito da Eracle e del suo schiavo Xantia, con lo scopo di riportare sulla terra il poeta tragico capace di ridare vita al teatro ateniese. Gli archetipi del teatro antico aprono alla possibilità di interpretare drammaturgie successive legate sia alla ripresa di testi classici, che alla scrittura di nuove opere le cui messinscena verranno ospitate nella medesima rassegna.

Giovedì 20 febbraio la compagnia DramaLab, composta da attori diplomati all’Accademia d’Arte del Dramma Antico di Siracusa, propone La trilogia dell’assenza, con la regia di Rossella Caruso; un progetto di Fernando Balestra - ex sovrintendente dell’Inda di Siracusa - in tre atti unici firmati da Pirandello, Beckett e Cagli.

Giovedì 27 febbraio va in scena con doppia replica (alle ore 11 e alle ore 20.30) Tutto il mondo è Commedia, lezione-spettacolo di e con Adriano Iurissevich, prodotta dall’associazione VeneziaInScena: un percorso spettacolare e narrativo, dove viene ritratto il complesso e variopinto mondo della Commedia dell’Arte nel suo funzionale e armonico intreccio di alto e basso, popolare e colto, spettacolarità carnevalesca e drammaturgia colta.

PoggioniMartedì 1 e mercoledì 2 aprile, andrà in scena l’opera in due atti di Eric-mmanuel Schmitt, composta da La notte degli ulivi e Il vangelo secondo Pilato, interpretata e diretta dall’attore Christian Poggioni. Nel primo spettacolo, Schmitt racconta la storia di Jeshua (Gesù di Nazareth) da un’angolazione originale: il suo è un Jeshua dal volto profondamente umano che ripercorre il vissuto fino alla crocefissione. Il secondo spettacolo narra invece la vicenda di Ponzio Pilato, governatore romano in Palestina, alle prese con “il caso Jeshua” che risolverà, non tanto attraverso le proprie indagini di questore, ma attraverso un’altra misteriosa via. Un testo che prende avvio per trovare delle risposte e termina con delle domande.

PantakinMercoledì 9 aprile, la compagnia veneziana Pantakin, propone Arlecchino, Arianna e il Minotauro, un divertente e originale canovaccio ispirato in primo luogo dal mito di Arianna e del suo filo dorato, proprio come consuetudine diffusa nelle migliori tradizioni della Commedia dell'Arte.

Mercoledì 23 aprile va in scena La voce di Giocasta, da un testo di Maddalena Mazzocut - Mis, con la regia di Paolo Bignamini. La produzione, interpretata da una nota attrice milanese, Annig Raimondi è frutto di una collaborazione tra ScenAperta Altomilanese Teatri in collaborazione con Università degli Studi di Milano e Teatro Franco Parenti. Nella drammaturgia Giocasta sopravvive all’orrore della tragedia familiare ripercorrendo la propria vita in un monologo lucido e sofferto.

Mercoledì 7 maggio viene proposto Il Vangelo secondo Marco, una produzione di Kerkís. Teatro Antico In Scena: lettura scenica di Christian Poggioni, con immagini di Clara Matelli e musiche di Adriano Sangineto. La lettura artistica della parola evangelica intende soprattutto aprire con efficacia uno spazio di ascolto profondo e di dialogo interiore nell’ascoltatore. I brani, solitamente ascoltati o letti in modo frammentario e discontinuo, nella lettura continua assumono un incalzante vigore che coniuga logos e pathos, generando sorpresa.

Mercoledì 14 maggio Lucilla Giagnoni propone Edipo re, l’apocalisse di un uomo, dove la conoscenza di se stesso di Edipo è interpretata come “svelamento”, cioè apocalisse alla luce delle immagini e delle suggestioni potenti dell’evangelista Giovanni.