Mostrare l’importanza strategica della conoscenza e dell’uso della lingua tedesca nell’ambito del turismo bresciano. Ma anche suggerire degli strumenti per favorire l’incontro di lingue e culture diverse e migliorare le competenze linguistiche di chi opera nel settore. È stato questo l’obiettivo del convegno “Il Tedesco: lingua del turismo per Brescia e Provincia. Approcci, strumenti e metodi”, promosso e organizzato dalla facoltà di Scienze Linguistiche e letterature Straniere, in collaborazione con il Centro di linguistica CLUC, che si è svolto, venerdì 11 maggio.

Dopo i saluti degli assessori al turismo del Comune e della Provincia di Brescia e del console tedesco Bernhard Hauer sono state presentate le esperienze locali e internazionali nel campo della promozione turistica. Massimo Ghidelli, direttore di Bresciatourism, la società che promuove il turismo nella città di Brescia e provincia che proposto un bilancio del turismo bresciano nei paesi dell’area germanofona. «Su due milioni di turisti che arrivano nella provincia di Brescia ben 565mila sono tedeschi, quasi un 25% che arriva a 35% in alcune località del lago di Garda».

Sono seguiti poi gli interventi di André Alvarado-Dupuy, Direttore delle Risorse Umane e Servizio visitatori del Kunsthistorisches Museum di Vienna che da anni ospita in stage gli studenti dell’Università Cattolica, Agnes Allig, responsabile marketing di Darmstadt, città gemellata con Brescia e Pia Ogrizek che parlato della Sezione didattica del Mart di Rovereto.

Nel pomeriggio, illustri studiosi provenienti da altre università italiane hanno presentato ai professionisti del settore l’importanza della linguistica anche in ambito applicativo.