Un insegnante che abbia una visone europea, che inglobi nelle sua formazione i concetti di intercultura, legalità e cittadinanza attiva. E che interpreti i nuovi bisogni del territorio in cui lavora. È questa l'idea premiata a fine luglio dalla Commissione europea scritta nel progetto Comenius Regio che è stato presentato dall'Università Cattolica, con la Provincia di Brescia e l'Istituto comprensivo di Bagnolo Mella (Bs) e da un consorzio di scuole spagnole. Brescia e Madrid si confronteranno per circa due anni su che tipo di formazione iniziale mettere in campo per i futuri insegnanti della scuola dell'infanzia e primaria.

Il focus della ricerca sarà l'attività di tirocinio svolta nelle scuole di Bagnolo, una trentina di progetti ogni anno, che verrà messa a confronto con "las praticas" che viene attuata nella scuola di base Ceip Garcia Lorca di Madrid.

«Si tratta di un percorso di ricerca sul campo della durata di due anni - riferisce Ugo Belloli, supervisore di tirocinio e coordinatore del progetto - per intercettare i nuovi bisogni che la recente storia dell'Europa presenta. I futuri insegnanti non possono estraniarsi dalle nuove sfide educative riferibili a un panorama economico, antropologico e culturale in continua evoluzione. Educazione interculturale, educazione alla legalità e alla cittadinanza europea attiva, formazione professionale per competenze, collaborazione con il territorio, educazione per tutta la vita, costituiscono il naturale sviluppo di questo nuovo orizzonte formativo».

Il professor Luciano Caimi, responsabile scientifico del progetto, è convinto che in questo scenario, nel mezzo di una riforma universitaria, la formazione iniziale degli insegnanti giochi un ruolo essenziale per migliorare la scuola del futuro. Il tirocinio nella scuola di base degli studenti universitari è un'attività obbligatoria per chi intende andare a insegnare nella scuola dell'infanzia e primaria: sono settecento quelli realizzati ogni anno dal corso di laurea in Scienze della formazione primaria. Questo tipo di formazione consente agli studenti di unire e conoscenze teoriche all'esperienza diretta in una scuola, oltre a collegare tutti i segmenti del sistema scolastico nazionale. Permetterà loro di individuare modelli di azioni didattiche significative, eticamente orientate, per rispondere ai bisogni formativi degli studenti; di attivare sinergie nel territorio per sviluppare le competenze professionali chiave.

Gli studiosi coinvolti nel progetto svilupperanno un modello di tirocinio performante e trasferibile che sia funzionale all'apprendimento delle competenze ritenute strategiche per l'insegnante del futuro. Allo stesso tempo, le scuole di base che accolgono i tirocinanti universitari, avranno l'opportunità di entrare in contatto con le innovazioni educative che nascono nelle università e di riprogettare la loro offerta formativa, ma anche di migliorare l'integrazione fra i vari segmenti dell'istituzione. Il tirocinio costituisce quindi un'esperienza qualificante per una moderna professionalità docente in chiave europea.

Il primo incontro di progetto - ne sono previsti otto fra i due consorzi - sarà a Brescia tra la prima e la seconda settimana di novembre. Nel gruppo madrileno figurano la Dirección General de Mejora de la Calidad de la Enseñanza de la Consejería de Educación, Juventud y Deporte (Comunidad de Madrid - España), Ceip Federico García Lorca di Madrid Universidad Pontificia Comillas - Facultad de Ciencias Humanas y Sociales - de Madrid. In tutta la Lombardia solo un altro progetto Comenius è stato approvato ed è quello della direzione regionale della Pubblica istruzione.