Anche quest’anno Educatt ha rinnovato l’appuntamento con il Salone del Libro di Torino, grazie alla collaborazione di Vita e Pensiero, che ha ospitato nel suo stand l’intera collana dei “Quaderni del Laboratorio di Editoria”. La collezione ha potuto così essere apprezzata dagli appassionati di letteratura e di storia dell’editoria: accanto a titoli più impegnativi, come le due raccolte di saggi sulla storia della Einaudi e della Mondadori, figurano infatti piccole chicche, con curiosità legate alla storia editoriale di alcuni capolavori delle letteratura italiana ed europea, raccolte di citazioni sul mondo del libro e dei suoi protagonisti, interviste sui mestieri dell’editoria.

Quest’anno, ultimo frutto delle fatiche degli studenti del Laboratorio di Editoria di Roberto Cicala (che curano tutte le fasi della realizzazione del volume, dalla redazione, alla correzione di bozze, fino alla promozione, funzionando come una vera e propria impresa editoriale, completa di ufficio stampa), è Italia tra le righe. I romanzi della nostra storia, volume che porta in copertina il logo del comitato per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, da cui ha ricevuto il patrocinio. Il libro è infatti una rassegna di titoli della letteratura italiana dal Risorgimento ai giorni nostri che, secondo gli studenti, hanno avuto una parte importante nella formazione dell’identità e della cultura italiane: da Pinocchio a Ragazzi di Vita, da Il giorno della civetta a Gomorra, gli studenti si sono cimentati in ricerche bibliografiche e d’archivio andando a rintracciare le prime edizioni del libro scelto e analizzandone la vicenda editoriale.

Il volume è stato presentato venerdì 13 maggio nella Sala Gialla del Salone di Torino, in un evento organizzato in collaborazione con il gruppo di distribuzione Giunti-Melbookstore, promotore di un’iniziativa per certi versi complementare a quella del Laboratorio di Editoria della Cattolica, dal titolo Il catalogo dei lettori. Nelle 164 librerie presenti sul territorio italiano i lettori sono stati invitati, dal 1° marzo al 15 aprile, a scegliere un libro rappresentativo dell’identità letteraria nazionale, attingendo da qualsiasi genere: romanzo, saggio, racconto, poesia, manuale o libro per ragazzi, fumetto, di autori italiani di qualsiasi epoca; i 150 titoli che hanno ricevuto il maggior numero di preferenze sono stati quindi resi disponibili in tutti punti vendita del gruppo.

Venerdì, a presentare queste due imprese all’insegna della letteratura e dell’identità nazionale, sono stati chiamati testimonial d’eccezione, nomi della cultura e del giornalismo del nostro Paese, ognuno dei quali ha dato, in tre minuti, il suo personale consiglio di lettura.

Mario Baudino, saggista e giornalista della “Stampa” ha scelto I Vicerè di De Roberto, «un romanzo indigesto per l’immagine che l’Italia ha di sé» che fa riflettere sul lato oscuro della metafisica dell’indignazione. L’editore del gruppo Mauri Spagnol, Stefano Mauri, ha invece scelto Storia contemporanea di Rosario Villari, un vero e proprio best seller scolastico, per ricordare come la scuola debba essere luogo di dibattitto e confronto. Lo storico della lingua Gianluigi Beccaria ha consigliato Una questione privata di Beppe Fenoglio dove l’autore canta l’epica della sconfitta e racconta di «eroi votati alla rinuncia, capaci di accettare la precarietà». La scrittrice Margherita Oggero ha invece esordito con la lettura di Menzogna e sortilegio di Elsa Morante – la prima donna scrittrice a comparire non a caso nell’elenco dei libri scelti dal referendum della Giunti – scelta per la dimostrazione dell’«onnipotenza della scrittura». Ginevra Bompiani ha ricordato invece l’importanza del filone narrativo fantastico italiano con Anna Maria Ortese, scrittrice dimenticata che ha invece segnato un punto importante della letteratura italiana dell’immaginario.

Il regista Gabriele Vacis ha consigliato Boccalone. Storia vera piena di bugie di Enrico Palandri, vero manifesto di una generazione, più di Porci con le ali spesso additato come tale. Piero Bianucci, redattore capo della Stampa, ha aggiunto all’elenco Il sistema periodico di Primo Levi consigliando in particolare la lettura del racconto Carbonio. A chiudere l’elenco Stefano Salis, responsabile delle pagine letterarie del supplemento Domenica del Sole 24 Ore, che, tornando alle proprie radici sarde, ha ricordato il libro di Sergio Atzeni Il figlio di Bakunìn.