L'ingresso della nuova struttura di Piazza Buonarroti a MilanoL’Università Cattolica mette a disposizione degli studenti tre nuove residenze universitarie, in collaborazione con Educatt – affidatario della gestione delle strutture –, con l'obiettivo di arricchire l'offerta di alloggi per i frequentatori dell'Ateno nelle sedi di Milano, Brescia e Piacenza.

In particolare a Milano la Residenza Buonarroti, sita in piazza Buonarroti 30, ha aperto le porte ai nuovi iscritti il 10 di ottobre. Il collegio, completamente ristrutturato, ha un modello gestionale completamente nuovo: aperto sia agli studenti che alle studentesse, funziona anche come foresteria per docenti e ospiti dell’Ateneo, per un totale di 130 posti. Il collegio è inserito in un complesso polifunzionale, che comprenderà anche aule disponibili per alcuni corsi dell’Università cattolica per una capienza totale di 700 persone. Nella stessa struttura si trova anche un nuovo self service in prossima apertura.

Per la sede di Brescia è stata invece stilata una convenzione ad hoc per gli studenti con Villa Pace, una casa padronale settecentesca, oggi interamente restaurata. Villa Pace è collocata nel comune di Gussago, nella zona collinare della Franciacorta, a pochi chilometri da Brescia ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (l’abbonamento è compreso nella retta).

Il 22 ottobre verrà invece inaugurata a Piacenza la nuova residenza universitaria, intitolata alla professoressa Aurelia Gasparini, benefattrice piacentina la cui donazione ha permesso i lavori di ristrutturazione dell'ex azienda agricola “La Colombina” di via dell'Anselma 9. La struttura, posta alle spalle del Collegio S. Isidoro, è composta da 52 camere singole e mette a disposizione tre cucine-pranzo collettive e circa 115 metri quadri per servizi didattici, 390 per servizi ricreativi e 2000 per parcheggi, su un'area complessiva di circa 13 mila metri quadri. Grazie agli ampi spazi sarà possibile ospitare anche persone ed eventi destinati al territorio, intensificando a più livelli i punti di contatto dell’università con il tessuto urbano.