Sono tre i progetti della Cattolica finanziati dalla Regione Lombardia per un totale di circa 238.000 euro, attraverso un bando di concorso per la valorizzazione del Patrimonio culturale lombardo rivolto alle università della Regione.
Lunedì 6 luglio in via Nirone 15 l’assessore Cristina Cappellini, alla presenza del direttore della sede milanese dell’Ateneo Mario Gatti, ha presentato l’esito del bando volto a valorizzare il patrimonio culturale regionale attraverso sistemi di catalogazione, documentazione e pubblicazione telematica anche in partenariato con istituti e luoghi della cultura. La Regione intende così sviluppare nuovi strumenti per applicazioni innovative e potenziare i contenuti multimediali per la fruizione del patrimonio, mediante l’assegnazione alle università di apposite risorse a sostegno della ricerca. L’investimento della Regione è stato di 1 milione di euro, frutto di un uso virtuoso dei fondi europei, suddivisi tra 7 università con 14 progetti ammessi.
L’assessore ha dichiarato: "Oggi siamo all'Università Cattolica perché questo ateneo ha conquistato il primo gradino del podio per quanto riguarda i finanziamenti ottenuti". E ha aggiunto che tra i progetti finanziati ce ne sono alcuni che valorizzano i siti Unesco legati ai Longobardi, realtà straordinarie che stanno conquistando anche i visitatori di Expo a Pianeta Lombardia, il padiglione della Regione nel sito espositivo”. Uno di questi progetti è promosso dall’Università Cattolica, qui di seguito presentiamo i tre che sono stati finanziati.


1.    Teodolinda. I Longobardi all'alba dell'Europa

Il progetto, diretto dal prof. Gabriele Archetti e in partnership con il comune di Castelseprio e il Centro studi Longobardi, intende promuovere, mediante mirate ricerche applicate storico-documentarie di lungo periodo, i siti monumentali longobardi di Santa Maria foris portas di Castelseprio, del castrum con la torre di Torba di Gornate Olona e del complesso monastico di San Salvatore - Santa Giulia di Brescia, inclusi nel 2011 nel sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” tra i beni del patrimonio mondiale dell’umanità.
Lo scopo è di offrire alle realtà territoriali, che hanno in carico la gestione dei centri monumentali - e attraverso di essi anche al resto della Lombardia -, informazioni, dati, fonti e indagini essenziali per una corretta conoscenza del patrimonio storico-artistico ed architettonico legato alla civiltà longobarda, alla sua tutela e valorizzazione, anche in chiave turistica e in vista di un ampliamento del sito UNESCO. Le azioni sono principalmente tre e hanno un carattere pluridisciplinare:
1. ricerca sulle fonti storico-documentarie, archeologiche, architettoniche, artistiche;
2. raccolta e selezione dei dati di ricerca sul governo di re Desiderio, le fondazioni monastiche legate al regno e ai ducati, il complesso claustrale di San Salvatore - Santa Giulia di Brescia di fronte al potere carolingio (luglio-novembre 2015);
3. indagine e comunicazione dei risultati scientifici mediante un congresso internazionale di studio sull’età di Teodolinda, i monumenti longobardi del Seprio, il monachesimo irlandese colombaniano e la memoria longobarda dopo la caduta del regno.


2.    "Non esiste in tutto il mondo una chiesa più bella": Conoscere, valorizzare e divulgare il patrimonio di S. Lorenzo Maggiore a Milano
Questo progetto a cura della prof. Silvia Lusuardi Siena in partnership con la parrocchia di S. Lorenzo Maggiore e Soprintendenza Archeologia, si propone di studiare e valorizzare le testimonianze paleocristiane e alto medievali del complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore di Milano. In particolare si propone di valorizzare - integrandoli con i risultati più aggiornati degli studi - i risultati conseguiti da precedenti attività della ricerca storico - archeologica allestendo il sacello di Sant’Aquilino come spazio espositivo culturale autonomo non soggetto alle celebrazioni liturgiche. Ciò avverrà grazie alla realizzazione di un adeguato apparato didattico ed espositivo funzionale alla conoscenza e valorizzazione della storia architettonica e dell’apparato decorativo della cappella. E’ prevista la realizzazione di una scheda didattica riccamente illustrata. Ci si prefigge di proseguire nella inventariazione e nella catalogazione dei reperti ancora accumulati nel matroneo. Si intende infine realizzare in Sant’Aquilino un percorso multimediale con ricostruzione virtuale della galleria superiore che conserva l’originaria decorazione ad affresco e non è fruibile dal pubblico.

3.    Il libro a stampa a Milano e nella Lombardia del XV secolo
Il progetto, diretto dal prof. Edoardo Barbieri in partnership con Archivio storico civico e Biblioteca trivulziana, è di alto valore scientifico nell’ambito della storia culturale locale ma aperto su una prospettiva internazionale. Nel XV secolo Milano, e più in generale la Lombardia, hanno svolto un significativo ruolo nella affermazione della stampa nel territorio italiano. Giunta a Milano intorno all’anno 1470 la nuova arte si impiantò in città con caratteristiche proprie che la differenziano da altri centri di produzione dell’epoca: la rilevanza della stampa in greco, la presenza di edizioni accademiche legate all’ateneo pavese, la consistente produzione umanistica, la magnificenza delle stampe di carattere religioso, la varietà dei libri in volgare di carattere anche popolare.
Obiettivi del progetto sono lo studio della produzione libraria milanese nel XV secolo e l’individuazione e la schedatura delle opere conservate in Trivulziana.