Gli studenti che hanno partecipato al seminario organizzato dalla facoltà di Economia di PiacenzaDopo le lezioni in tedesco e in inglese, è stata la lingua francese protagonista del seminario “Vivre à Reims et en Champagne: vivre l’international au quotidien” organizzato dalla facoltà di Economia piacentina al fine di valorizzare le opportunità internazionali destinate ai propri studenti. La relatrice, Anne-Laure Herard, è la direttrice della Cesem, Reims Management School, primo partner storico della facoltà di Economia per il progetto di studi Doppia laurea Double Degree, che porta ogni anno a Piacenza numerosi studenti stranieri.

Circa centotrenta gli studenti degli Istituti superiori - prevalentemente dell’Istituto tecnico commerciale “Romagnosi” di Piacenza, ma anche del Liceo “Colombini” e del Liceo “Volta” di Castel San Giovanni – che, accompagnati dai propri insegnanti, sono intervenuti per assistere al seminario in lingua. Dopo l’introduzione del preside di Economia Maurizio Baussola, che ha posto l’accento sulla forte internazionalizzazione della facoltà, unica in Italia a prevedere il programma “Double Degree”, che prevede due anni di studio all’estero con uno stage obbligatorio in azienda, la docente ha descritto la città di Reims e la sua regione, lo Champagne, la cui economia locale vede tra i settori più rappresentativi la logistica, l’agricoltura, i prodotti di lusso - tra questi lo champagne, appunto - la chimica verde (i bio-carburanti). «In Champagne esistono - prosegue la docente - cento grandi marche produttrici, ma anche quindicimila piccoli produttori, per un valore di affari complessivo da quattro miliardi di euro all’anno».

Nell’ambito della Reims Management School, che è una “Grande Ecole”, più prestigiosa delle università, l’aspetto più positivo è vivere in un contesto multiculturale arricchente, che offre molte possibilità di lavorare all’estero: il 60% dei suoi diplomati, infatti, ha trovato impiego all’estero. Un video preparato dal comune di Reims proiettato al termine dell’incontro ha consentito infine una sorta di visita virtuale nel multiculturale contesto della città.