L'integrazione degli studenti disabili in Università CattolicaUn coordinamento delle università lombarde per proseguire sulla strada dell’integrazione e dell’inclusione degli studenti con disabilità. È stato presentato lo scorso 7 ottobre nell’aula magna dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca alla presenza dei delegati dei Rettori dei 10 atenei coinvolti. Un traguardo importante, visto che non sono trascorsi molti decenni da quando, a chi presentava dei deficit, erano precluse esperienze educative e formative regolari. È con la Legge 517 del 1977 che finalmente venne sancito il diritto del disabile a frequentare classi comuni: lo Stato italiano affermava ufficialmente che la persona con problemi aveva il diritto di essere integrata nelle nostre Istituzioni educative, senza preclusioni. Per fortuna il nostro Paese ha capito, prima di molti altri stati occidentali anche con maggior sviluppo economico, che il soggetto disabile ha diritto di integrarsi nella società e, quindi, di entrare nelle scuole  e nelle università e di beneficiare di un piano di interventi educativi integrati capace di rispondere ai suoi bisogni individuali.

Con la Legge 17 del 28 gennaio 1999 il nostro Paese ha completato il quadro normativo istituzionale salvaguardando il diritto all’integrazione anche universitaria. Ogni ateneo è tenuto a istituire la funzione del docente delegato del Rettore ed erogare servizi per l’inclusione, tra cui l'utilizzo di sussidi tecnici e didattici, l'istituzione di appositi servizi di tutorato specializzato, nonché il trattamento individualizzato per il superamento degli esami e la predisposizione di prove equipollenti in grado di corrispondere ai bisogni dello studente con disabilità, tutti servizi previsti dalla Legge.

L’Università Cattolica ha da tempo dato seguito a queste indicazioni con l’istituzione di un efficiente e accogliente Servizio per l’integrazione degli studenti disabili e studenti con dislessia. Ora nasce anche il “Coordinamento degli atenei lombardi per la disabilità” (Cald), che permetterà di operare con più unità nel cercare di risolvere le problematiche comuni a tutti gli atenei lombardi relative agli studenti con disabilità. Tra i suoi obiettivi: svolgere attività di sensibilizzazione, riflessione, analisi e ricerca sulle esigenze specifiche del territorio lombardo in merito alle condizioni e alle difficoltà connesse alla formazione universitaria delle persone con disabilità; proporre possibili soluzioni ai problemi rilevati negli atenei del sistema universitario lombardo; intervenire e gestire specifici progetti legati alle esigenze degli atenei lombardi al fine di realizzare sinergie tra gli stessi.

La giornata, introdotta dal coordinatore del Cald Walter Fornasa, è stata aperta da una riflessione su politiche e istituzioni per la disabilità da parte del rappresentante Onu ambasciatore Luis Gallegos e del rappresentante dell’Unione Europea Simona D’Alessio. A seguire, i rettori dei dieci atenei hanno sottoscritto la Convenzione sottolineando l’interesse e l’attenzione all’inclusione dello studente disabile nel mondo universitario.

Nel pomeriggio sono intervenuti i delegati delle dieci università consorziate che in relazioni specifiche e nella tavola rotonda, coordinata dal giornalista Franco Bomprezzi, hanno portato dei contributi significativi rispetto ai temi dell’orientamento e ingresso in Università, della partecipazione e della formazione durante il percorso universitario ed infine dell’ingresso nel mondo del lavoro. Luigi d’Alonzo, delegato del rettore per l’Università Cattolica è intervenuto sottolineando l’attenzione necessaria ai temi dell’accoglienza e dell’accompagnamento dello studente universitario disabile e dislessico soprattutto al suo ingresso nel percorso universitario.