di Alberto Pagani *
Tutto è iniziato ai primi di luglio della scorsa estate, quella mail arrivata all'improvviso e la conseguente felicità: ero stato selezionato per un Overseas a Puerto Rico. Da quel momento è iniziato l'iter burocratico, documenti, passaporto, visto. Ma erano solo dei piccoli ostacoli tra me e la mia destinazione. Finalmente arriva gennaio, momento della partenza. Le aspettative sono molte e la voglia di vivere un'esperienza ancora di più. Appena sceso dall'aereo mi è sembrato di essere in un sogno: un paradiso.
I primi giorni di ambientamento sono passati nella curiosità e nel desiderio di esplorare un mondo così diverso dal nostro, e, visitando il campus universitario, mi è pure venuta voglia di frequentare le lezioni. Un complesso enorme all'interno di un parco smisurato, immerso nel verde e circondato da campi sportivi. Con i giorni ho conosciuto molte persone provenienti da tutto il mondo e il mio spagnolo ha iniziato a migliorare molto velocemente; si è presto formato un bel gruppo di amici con cui ho visitato posti incredibili e indimenticabili.
Ovviamente non è mancata la "movida" notturna: le serate passate in compagnia dei miei nuovi amici saranno per sempre indelebili nei miei ricordi. Con questa esperienza ho imparato a conoscere meglio me stesso e a relazionarmi con gli altri, a prendermi le mie responsabilità e a essere un ragazzo più indipendente: per cinque mesi ho cucinato e fatto lavatrici, ma grazie alla magia del posto e delle persone, non mi è pesato affatto, anzi. È qualcosa che consiglierei a tutti, specialmente a quest'età. Non ve ne pentirete. Anzi, farete fatica a tornare.
* 20 anni, di Credaro (Bg), studente del secondo anno della laurea triennale in Scienze linguistiche, curriculum Esperto linguistico per le relazioni internazionali