di Elena Taurini *

Elena Taurini (a sinistra) a Siviglia davanti alla classica PaellaSforzo singolo e risultato doppio. Può succedere a Siviglia. Non è uno uno slogan pubblicitario di un nuovo prodotto del supermercato, perché non c’è sotto la “fregatura”. Posso affermarlo con sicurezza perchè sono una delle prime studentesse a mettere alla prova questo nuovo programma di Double Degree o meglio “Double Titulacion” attivato da quest’anno. La proposta prevede che al completamento del primo anno della laurea magistrale si frequenti il secondo in Spagna con l’obbiettivo di ottenere due lauree in psicologia clinica: una Italiana e una spagnola. I due titoli conseguiti hanno valenze diverse nelle due nazioni e abilitano a lavorare in ambiti differenti. E c’è di più: ciò che realmente nobilita questo programma e che lo rende unico e imcomparabile con quello italiano è l’opportunità di realizzare due tirocinii pratici (practicum).

Impossibile non partire! E infatti eccomi qua: seduta dietro la mia nuova scrivania penso e guardo fuori dalla finestra; siamo a metà novembre, ci sono circa venti gradi e il sole, sempre presente, sta tramontando dietro la cattedrale. Stasera sono di tirocinio: dalle 9.30 alle 12.30 della notte seguirò una psicologa di un’associazione di assistenza psicologica, sociale e sanitaria alle prostitute. Gireremo per le strade della città offrendo loro caffè e il biglietto da visita del centro spiegando che esistono possibilità alternative di guadagno rispetto alla prostituzione. Il centro, in cui in un altro pomeriggio alla settimana seguo l’orientamento psicologico, ha l’obbiettivo di accogliere le prostitute e riabilitarle da un punto di vista psicologico, sociale e lavorativo affinché possano ricevere un nuovo impiego e di conseguenza possano cominciare una nuova vita. Poche ore di tirocinio mi sono bastate per percepire forte sensazioni di stupore, amarezza, sgomento ma anche entusiasmo in vista della possibilità di potermi dare da fare e poter essere utile in una realtà così complicata e lontana dalla mia, di cui si conosce ben poco. Per la prima volta ho avuto la possibilità di alzare la testa dai libri e “metter le mani in pasta”!

Nel prossimo semestre mi aspetta un nuovo practicum completamente differente: affiancherò una psicologa che lavora nell’ambito della selezione del personale. A Milano quest’ultimo anno di magistrale lo avrei passato a seguire laboratori, qui a Siviglia invece ho la grandiosa opportunità di incominciare ad attivarmi nel mondo del lavoro. E chissà mai di poter essere tra quei neolaureati “giovani e con esperienza” a cui si è disposti ad offrire lavoro, ma che sono difficili da trovare perchè possessori di due qualità tra loro reciprocamente escludenti. In ogni caso è un problema di cui mi occuperò più avanti; nel frattempo mi perdo per le affascinanti intricate vie della città, mi diverto con le mie fantastiche coinquiline, mi godo infiniti aperitivi accompagnati dalle famose tapas spagnole, concerti di flamenco e una simpatica compagnia internazionale. Nei week end organizziamo qualche uscita (tra le scorse: Ronda, Granada, Gibilterra, Cadice, Cordoba…) oppure ci rilassiamo semplicemente sulle rive del Guadalquivir. In fin dei conti sto solo facendo quello che ha suggerito il rettore spagnolo nella giornata d’accoglienza e ciò che tutti continuano a ripetere: «Disfrutar de la ciudad y de esta esperiencia!».

* 23 anni, milanese, studentessa del secondo anno della laurea magistrale di “Psicologia clinica: salute, relazioni famigliari e interventi di comunità”, sede di Milano