di Andrea Mensi *

Un territorio sconfinato, un oceano immenso. È la mia prima immagine dell'Australia dal finestrino dell'aereo che dopo quasi un giorno di volo e uno scalo a Dubai mi ha portato a Perth, grazie al programma Late Fall 2012. Capitale della Western Australia, la città occidentale più isolata al mondo si estende su una lingua di terra schiacciata tra l'oceano pacifico, lo Swan River e l'infinito outback australiano. Un sole che spacca le pietre, un cielo azzurro come non mai e di notte un firmamento di stelle rimasto ancora incontaminato dall'inquinamento visivo.

La città comunica subito la sua identità british, tutto è ordinato, una qualità della vita altissima, trasporti efficienti, sicurezza impeccabile. La felicità gliela leggi in faccia agli australiani di Perth, te ne accorgi dalla loro gentilezza e ospitalità quasi commoventi. Lo capisci quando la mattina li trovi all'alba a fare attività sportive in spiaggia o quando la sera si concedono un barbecue con i loro amici sulle rive dello Swan. E accanto a loro una realtà cosmopolita fatta di ragazzi da ogni parte del mondo venuti nelle terre selvagge a cercare fortuna. Ma è sicuramente la natura che lascia a bocca aperta.

A due passi dai grattacieli ti ritrovi uccelli tropicali, canguri, wombat, squali, delfini che nuotano a due passi da te, balene che emergono dall'acqua quasi come per salutare le barche che collegano Perth alla magnifica Rottnest Island. Per non parlare delle immense spiagge intorno a Perth con un mare caraibico e ancora incontaminato. Questa esperienza non sarebbe però stata così affascinante se non avessi avuto la possibilità di condividerla con Giulio, Claudia, Carola, Ilaria e Isabella gli altri ragazzi dell'ateneo che sono partiti con me da Milano e con tutti gli studenti internazionali che frequentavano con noi la magnifica University of Western Australia. Un'istituzione impeccabile e moderna con insegnanti validi, dove abbiamo trovato una seconda famiglia, stringendo amicizie che, nonostante le distanze, dureranno nel tempo. Questa è stata la mia avventura DownUnder e quando sono salito sul mio aereo per Milano non ero triste perché sentivo che sarebbe stato solo un arrivederci: un paradiso così non può proprio attendere.

* 22 anni, di Como, quarto anno della Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, sede di Milano