Gettare un ponte tra la papirologia greca e gli studi biblici. È per questa riconosciuta capacità e per la sua produzione scientifica che la Fondazione Gutenberg, in partenariato con l’Università di Strasburgo e la regione Alsazia, ha attribuito ad Anna Passoni Dell’Acqua, docente di Filologia biblica alla facoltà di Lettere e filosofia del nostro Ateneo, la Cattedra Gutenberg. Il premio permetterà alla studiosa, «esperta di rango mondiale nel settore dei papiri greci d’Egitto di età ellenistica» - come si afferma nelle motivazioni - di svolgere un anno di ricerca nell’ateneo alsaziano.

Il riconoscimento consiste in una dotazione di 60mila euro, 10mila dei quali assegnati direttamente al vincitore del premio e gli altri all’unità di appartenenza, operante nell’Università di Strasburgo. Un modo, questo, per sostenere l’attività scientifica anche attraverso l’impiego di giovani ricercatori. Del gruppo fanno parte, oltre ad alcuni laureati dell’Università Cattolica, un gruppo di dottorandi, una dei quali, Antonella Bellantuono, ha conseguito la laurea magistrale in Università Cattolica con una tesi in Filologia biblica e ha vinto un dottorato con borsa all’Università di Strasburgo.

La professoressa Passoni Dell’Acqua (nella foto in alto tra il marito e il professor Bons) continuerà la pluriennale collaborazione con l’équipe del progetto internazionale e interconfessionale dell’Historical and Theological Lexicon of the Septuagint (Htls), diretto dai professori Eberhard Bons e Jan Joosten, che si occupa del vocabolario dei Settanta, la prima traduzione greca dell’Antico Testamento e la più antica versione letteraria scritta pervenutaci (I metà del III secolo a.C.).

L’obiettivo dello studio è analizzare la storia del significato dei termini dal greco classico al Nuovo Testamento e il valore teologico che essi hanno assunto nei Settanta. Fra questi ci sono, per esempio, alcuni attributi di Dio e i termini per indicare le colpe, presi dal linguaggio giuridico-amministrativo dell’epoca. Si cerca così di capire quanto il giudaismo di lingua greca abbia assunto dall’ambiente culturale dell’Egitto ellenistico.

Per fare un esempio: nei Settanta si sceglie, per indicare la creazione, il gruppo di termini derivati dal verbo “ktizo”, ripreso dal mondo ellenistico in cui si usava per indicare la fondazione di città o di nazioni. Questa scelta serviva a sottolineare il carattere nuovo, unico e permanente del creare.

Il prestigioso premio della Fondazione Gutenberg permetterà alla professoressa Passoni Dell’Acqua di studiare anche la collezione dei papiri inediti della Bibliothèque Nationale Universitaire de Strasbourg (Bnu) per approfondire la conoscenza delle procedure amministrative dell’Egitto ellenistico, della terminologia utilizzata e delle sue ripercussioni sulla lingua della Bibbia greca.

Il progetto di ricerca della filologa dell’Università Cattolica prevede anche l'organizzazione di un convegno internazionale all’Università di Strasburgo e la preparazione di una monografia su su Settanta e papiri.