Dalla medicina alla filosofia passando per la formazione e la didattica a distanza. Sono numerosi gli interventi dei professori dell’Università Cattolica sui principali quotidiani nazionali dell’8 aprile. Walter Ricciardi, ordinario di Igiene, componente del comitato esecutivo dell’Oms e consulente del governo per l’emergenza, in una intervista su “La Stampa” ipotizza per il dopo-Coronavirus ancora un lungo periodo di buone pratiche per evitarne la diffusione. In pratica si potrà andare al ristorante ma si dovrà stare distanti. “Il Mattino” intervista Patrizia Laurenti, professore associato di Igiene, per la quale «Il futuro è l'isolamento: quest’anno stop ai centri estivi e alle gare sportive».

Il filosofo Silvano Petrosino su “Vanity Fair” dichiara di non essere particolarmente ottimista sui tempi che ci attendono e sul “Corriere della Sera” il sociologo Mauro Magatti esamina questo nostro tempo di angoscia collettiva e afferma che per tornare a vivere occorrerà credere di nuovo nel futuro, darsi un perché, una partita che si vince rimotivando le persone. Il pedagogista Pierluigi Malavasi su “L’Osservatore Romano” invita ad un’alleanza educativa per salvare la casa comune. Il sociologo bresciano Paolo Barabanti, sul dorso bresciano del “Corriere della Sera” interviene sulle modalità di valutazione scolastica in assenza di esami.

Il pro rettore Antonella Sciarrone Alibrandi, sul “Corriere della Sera” cita il supporto del Cremit alla didattica alla distanza delle scuole.

Su “Avvenire” l’economista Alberto Quadrio Curzio chiede un ruolo attivo della Banca europea per gli investimenti nell’erogazione dei prestiti.

Su “Il Giorno”, Americo Cicchetti, professore di Organizzazione aziendale e direttore dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, valuta il modello sanitario della regione Lombardia poco adatto all'emergenza: «I malati sono stati ricoverati troppo tardi».

Ruben Razzante, docente di Diritto dell’informazione e componente della task-force istituita dal sottosegretario all’editoria Martella contro le false notizie sul Coronavirus, su “Famiglia cristiana web”, afferma che l’unico vaccino contro il virus delle fake news è l’informazione professionale.

Su “Il Messaggero” Luca Pesenti, docente di Sistemi di Welfare Comparato e di Organizzazione e Capitale Umano, tiene il primo il primo dei sei appuntamenti proposti sullo smart working. Lo stesso quotidiano ospita l’intervento di Maurizio Sanguinetti, direttore del dipartimento di Scienze di laboratorio e infettivologiche della Fondazione policlinico Gemelli e professore ordinario di Microbiologia, il quale dichiara che il Coronavirus non colpisce solo anziani, ma una categoria più a rischio è quella dei cinquantenni, e di Roberto Bernabei, direttore del reparto di geriatria del Policlinico Gemelli, che suggerisce, alla fine dell’emergenza, la sorveglianza domiciliare attiva per gli anziani, da parte dei medici di medicina generale, al fine di monitorare e proteggere le persone più fragili.