È stata assegnata a Davide Visentin la borsa di studio universitaria in memoria dell'ingegner Adolfo Lombardi per l'anno 2011/12. Iscritto al secondo anno della laurea magistrale in Fisica, lo studente si è reso involontariamente protagonista di una vicenda curiosa. Quattro anni fa partecipò al bando e la sua domanda ottenne il primo posto in graduatoria ma la borsa non fu assegnata poiché incompatibile con un'altra borsa di studio vinta in precedenza.

La speranza però dev'essere davvero l'ultima a morire. E così, a distanza di quattro anni, l'antica idoneità di Davide è stata recuperata e grazie alla collaborazione di Gian Enrico Manzoni, docente di Didattica del latino, e di Martino Mattei, della Congrega della Carità Apostolica, che ogni anno offre il proprio supporto per reperire e catalogare tutti i documenti dei partecipanti, la borsa di studio è stata finalmente consegnata.

«È stata una bella sorpresa venire ripreso in considerazione, anche se già allora fui molto soddisfatto del risultato nonostante le traversie burocratiche”- afferma Davide che nel frattempo si è laureato in fisica con 110 lode e sta portando avanti con eccellenza gli studi magistrali. A fargli eco Pietro Lombardi, figlio di Adolfo, fondatore e presidente per quarant'anni dell'Ebis, l'Ente bresciano per l'istruzione superiore, grazie al quale a Brescia è stato possibile aprire l'Università Cattolica: «Ci dispiace che lo studente possa usufruire della borsa solo per l'ultimo anno ma siamo contenti di rispettare il risultato della prima selezione».

Da cinque anni la famiglia Lombardi contribuisce all'erogazione di borse di studio. «È doveroso rispettare la memoria di mio padre che credeva molto nello studio e nel riconoscimento dei meriti» sostiene l'ing. Lombardi che ha donato inoltre al vincitore il libro “Ingegner Adolfo Lombardi. Ricordi e testimonianze”, edito da La Scuola: «Un volumetto dedicato a mio padre con testimonianze dirette di chi lo aveva conosciuto».

La parola passa quindi a Luigi Morgano, direttore della sede bresciana dell'Università Cattolica: «Lombardi è stata una figura bresciana fra le più prestigiose, da commemorare con riconoscenza. Ha svolto una funzione rilevante nell'ambito scolastico ed universitario, il suo interesse era tutto verso l'offerta formativa e la realizzazione degli studenti». Il direttore ricorda: «Il suo obiettivo, che stiamo perseguendo, era la realizzazione di una seconda sede dell'Università Cattolica a Brescia che vedrà la luce nei prossimi anni presso il Seminario diocesano di Mompiano”. La conclusione è tutta per Davide, supportato dai fieri genitori, visibilmente commossi: «È stato bello poter onorare il ricordo, sono contento e farò del mio meglio per terminare in modo ottimale il mio percorso».